Il silenzio degli Innocenti
Eravamo in molti ad attendere ieri il comunicato della curva. Che sia stata una riunione partecipata quella al covo di lunedì scorso l'hanno capito tutti o quasi. Soprattutto chi oggi già pubblica notizie in merito peraltro senza uso di condizionali. Io piuttosto aspetterei una posizione ufficiale anche se, cosi a occhio, siamo già fuori tempo massimo e le considerazioni sarebbero piuttosto da fare sul silenzio conseguente. Perché a volte il silenzio fa piu chiasso di tante parole e in un epoca nella quale la comunicazione domina il silenzio è già una presa di posizione oppure una dichiarazione d'intenti oppure ancora una denuncia di caos. Magari, semplicemente, ci stanno ripensando.
Non è la prima volta che la curva "si fa pesare". Lo fa soprattutto in occasione di partite importanti (e Roma e Valencia lo sono al quadrato ) ed è legittimo e comprensibile che si comportino come i casellanti o i benzinai in sciopero nel periodo di Ferragosto. La questione è dare alla nostra curva il giusto peso nelle cose e la giusta importanza ed influenza nell'ambito dei risultati della squadra.
Chi dice che 3 anni fa siamo arrivati quarti lo stesso e che la squadra è abbastanza forte per cavarsela da sola non avra' mai la controprova cosi' come il circuito preferenziale che Zingonia impone qualvolta a credito degli ultras parebbe un riconoscimento della loro influenza nell'ambito atalantino, in campo e fuori se non per lo sforzo in termini di energie psicofisiche che questi riversano per la squadra.
Io propendo a ritenere che i nostri tifosi piu' accesi siano piuttosto da prendere in considerazione per l'amore, il tempo e il denaro che ci mettono. Che ci sia qualche mela marcia tra di loro è fisiologico, c'e' anche in altri ambiti e settori dello stadio, quello che lascia perplessi è la sensazione che in alcuni momenti si incartino sulle loro posizioni a discapito dell'affetto da riversare sulla squadra.
E' risaputo che ci sia accanimento delle autorita' nei loro confronti, i fatti di Firenze e il daspo perenne nei confronti del Bocia son li' a dimostrarlo. Quello che non capisco è la tendenza dei nostri ultras a persistere a voler prendere a muso duro un avversario enormemente superiore per mezzi e possibilita' di manovra laddove esso puo' anche deliberare a suo piacimento. Come se fosse disfida ad armi pari, e contro avversari onorevoli.
Il nodo della questione è la sempre maggiore distanza tra l'attuale Direttivo della Curva e il resto della tifoseria che capisce sempre meno le sue prese di posizione e reagisce in modo agitato e disordinato come dimostrano le centinaia di commenti sul nostro sito. Nei loro panni non vorremmo vedere le altre anime della tifoseria (trasfertisti con tessera, curva sud, altri settori dello stadio ecc.), quelli che se ne stanno magari spesso in silenzio ma che al tempo stesso non hanno pendenze fuori dagli spalti, prendere la balla al balzo e affrancarsi una volta per tutte da compagni di cordata esperti e generosi come gli ultras ma che stanno diventando troppo pesanti per proseguire insieme la scalata.
Calep
(L'immagine riprende il poster del film "Il silenzio degli Innocenti" con, al posto dell'originale falesia nella bocca, un immagine della farfalla della specie "vanessa Atalanta")