13/03/2023 | 11.45
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Silenzio prego, parla Pagliuca (VIDEO)

Con il fondamentale contributo di Nigel, il tifoso inglese piu' atalantino di tutti, che ha provveduto a link e traduzione, pubblichiamo un'intervista di ieri, in America, a Stephen Pagliuca, vestito in cotanta felpa nerazzurra. Sotto il video la traduzione scritta






Stephen Pagliuca intervistato da Matteo Bonetti su CBS Sports

Perché l'Atalanta?

La famiglia Percassi è un grande motivo per cui ci siamo interessati all'Atalanta, li abbiamo conosciuti tramite un mio partner in Italia e ci siamo davvero trovati bene. Stavano cercando di costruire la squadra e costruire il marchio globale, l'abbiamo fatto qui con i Celtics e io ho origini italiane, mio nonno e mia nonna vengono dall'Italia ed appena son volato a Bergamo mi sono sentito subito a casa, la gente è incredibile e tutta la città vive per la squadra di calcio. Sono diventato un fan del calcio, o del "soccer" come lo chiamiamo negli Stati Uniti, anche se, negli anni '70, quando ho vissuto per un po' in Olanda, non c'erano molti altri sport in TV, quindi mi sono avvicinato al calcio gia' allora.

Qual è il processo per colmare il limite tra l'Atalanta e le migliori squadre?

La chiave per l'Atalanta è stato il fantastico lavoro che i Percassi hanno fatto con il settore giovanile. Ci sono oltre 400 ragazzi nell'accademia dai 6 ai 16 anni, quindi per una città piccola l'adacemy è un investimento fondamentale, è stata una risorsa fantastica, e poi hanno avuto un grande dipartimento di scouting a livello globale, hanno scovato giocatori come Hojlund, Lookman che abbiamo acquistato in modo che pensiamo di poter competere con chiunque.

Sulla firma di Hojlund?

Sono andato con Luca Percassi e Lee Congerton e per caso quando ci siamo seduti sua madre stava parlando del suo passato, è stata una grande giocatrice di calcio, e si scopre che ha giocato qui nel New Hampshire e aveva molti amici, i Celtics stavano andando alla grande in quei giorni e quindi come parte dell'acquisto abbiamo offerto a madre e figlio biglietti per i Celtics non appena la stagione sarà finita. Hojlund è fisicamente notevole, quando l'ho incontrato a Strum Graz sono rimasto sorpreso che avesse solo 19 anni perché ha un fisico piu' posto di alcuni dei giocatori NBA che abbiamo qui. È alto 1,91 e il nostro scouting ha fatto un ottimo lavoro nell'identificarlo e volevamo davvero che venisse.

Sul portare i dati statistici anticipati all'Atalanta?

Quando siamo entrati nei Celtics, non c'era il dipartimento delle statistiche. Abbiamo deciso di svilupparlo nel modo migliore per avere successo nella stesura, nella strategia e nell'acquisizione di giocatori, quindi stiamo replicando la stessa cosa con l'Atalanta. Penso che il lavoro di Luca e Lee Congerton sia stato davvero duro, Lee ha una grande esperienza dalla Premier League e Luca era un giocatore, ha giocato nell'accademia del Chelsea, quindi sanno davvero cosa stanno facendo.

Il viaggio di Gasperini a Boston?

Gasperini e tutta la troupe sono venuti qui e gli abbiamo regalato un pallone da basket dei Celtics autografato che ha in un ufficio. Lui e il suo staff hanno assistito a una partita, lui si è seduto a bordo campo, proprio al centro dell'azione e ha effettivamente incontrato i nostri allenatori e confrontato le note, ci sono molte somiglianze su come sviluppare i giovani giocatori, come utilizzare il talento, quindi abbiamo avuto molto di divertirci imparando molto, entrambe le squadre ne hanno beneficiato, ma fondamentalmente è sempre lo stesso: duro lavoro, organizzazione, disciplina. Facciamo le stesse cose qui ai Celtics.

Gasperini potrebbe essere il 15esimo uomo del roster dei Celtics?

L'allenatore Gasperini sarebbe come Marcus Smart, è il nostro duro, si dà sempre da fare, disciplinato, si tuffa sui palloni, quello sarebbe lui.

Com'è essere uno dei titolari americani di una squadra di Serie A?

Sono molto onorato e molto a mio agio, in un certo senso mi riporta ai miei percorsi da dove veniva mio nonno e quindi è molto emozionante quando vado in Italia, abbiamo ancora una famiglia lì che vive in montagna in una città molto piccola e mi sento molto a casa. Non appena sono sceso dall'aereo, è stato fantastico lavorare con la famiglia Percassi, hanno accolto mio figlio, la mia famiglia e tutto il nostro gruppo qui (Boston), quindi è stato un meraviglioso lavoro di sinergia.

Quanto sono speciali i tifosi a Bergamo?

È incredibile, mi ricordano molto i tifosi dei Celtics, se qualcuno è più appassionato potrebbero essere i tifosi di Bergamo. Si presentano in anticipo a ogni partita, cantano e tifano per tutto il tempo, qualunque cosa accada in campo e ogni bambino a Bergamo, quando nasce riceve subito una piccola divisa dell'Atalanta, quindi il club è davvero il tessuto del Comunità. Atalanta, Bergamo, sono una specie di uno, tutti dietro alla squadra, i giocatori lo sentono, i tifosi lo sentono e ci godiamo ogni secondo quando siamo lì.


By staff
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