15/11/2020 | 13.49
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Sprofondo rosso per la serie A: 770 milioni di debiti



Sulla Gazzetta dello sport odierna compare un pezzo che parla dei bilanci della serie A contraltare del nostro pezzo relativo allo stesso argomento limitato all'Atalanta.

Nel pezzo della rosea si racconta come, dall'avvento dei diritti televisivi 30 anni fa, i club nostrani abbiano sempre speso molto di più di quello che avrebbero dovuto. Nel passato in anni in cui c'erano stati crack finanziari, decreti spalmadebiti, cartellini gonfiati artificialmente si era arrivati ad un debito aggregato pari a 536 milioni, era il record storico.

La gazzetta dello sport ha analizzato i bilanci delle squadre della serie A 2019-20 aggiungendo, per quelle che non lo hanno ancora pubblicato, le informazioni finanziarie, il quadro che si prospetta è veramente molto grave, il deficit aggregato arriva infatti a 770milioni.

Aldilà delle spese pazze, l'effetto Covid si palesa per circa 400 milioni. 100 sono relativi ai mancati incassi dei biglietti per le partite, 300 al fatto che le ultime 10 partite sono state giocate dopo il 30 giugno e quindi non sono stati conteggiati.

Piccoli benefici per il bilancio solo gli stipendi spalmati su 14 mesi anziché 12 e la concessione del governo col decreto di agosto di sospendere gli ammortamenti.

Considerando che la corrente stagione si giocherà a stadi vuoti (i casi dei 1000 spettatori non portano certo benefici tangibili) il prossimo bilancio 2020-21 potrebbe risentire ancora di più dell'emergenza Covid.

Ad aggravare ulteriormente la situazione il punto di partenza dell'ultimo bilancio per Covid, nel 2018-19 la Serie A aveva messo a bilancio 292 milioni di
perdite, ed i debiti complessivi al netto dei crediti sono saliti a 2,5 miliardi (per fare un paragone 4 anni prima il debito ammontava a 1,7 miliardi. Il Covid ha perciò evidenziato una grave crisi di liquidità. Per ovviare alla mancanza di soldi in cassa è stato chiesto dai club della serie A alla FIGC una proroga per il pagamento degli stipendi, la scadenza del 30 settembre per le mensilità di giugno e luglio è stata portata al 16 novembre, si è poi aggiunto lo slittamento al 1° dicembre per gli emolumenti di luglio, agosto e settembre. Per quelle che sono le informazioni disponibili solo Atalanta, Parma e Sassuolo abbiano saldato tutte le spettanze ed addirittura pagato il mese di settembre in anticipo sulla scadenza.

Le "big" sono quelle che incassavano di più dai biglietti (liquidità) allo stadio e ne consegue che siano quelle che perdono di più, a titolo di esempio la Juventus per la quota relativa agli abbonati deve rinunciare a 30 milioni

Andando a vedere il dettaglio di chi più contribuisce al rosso della serie A troviamo al primo posto la Roma che ha chiuso il 2019-20 a -204 milioni, alle sue spalle il Milan a -195, chiude il podio l'Inter a -100. La Juventus è a -90 grazie all'accordo sugli stipendi con squadra e staff tecnico che ha spalmato una parte degli stipendi sui prossimi mesi (90 milioni il risparmio a bilancio). Alle spalle delle prime 4 la Lazio a -16 ed il Napoli per il quale si ipotizza qualcosa meno di 20 milioni.

La somma delle altre 14 squadre della A mette insieme, complessivamente, un debito di 150 milioni, non mancano le eccezioni Atalanta, Cagliari, Genoa, Spal e Verona.
By brignuca
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