Squadre e tifoserie
Squadre e tifoserie.
Ora che il campionato ha ripreso la propria corsa, si riavvia l’attenzione di tutte le tifoserie che, instancabilmente, volgono gli sguardi verso il campo, per scoprire, confermare o rimuovere ciò che si va prevedendo, o quantomeno ipotizzando, da parte della pubblica opinione, circa i nuovi assetti delle compagini e le loro prossime fortune o delusioni.
Non è ancora del tutto completato, lo svolgimento della prima giornata e già, a livello di singoli incontri, si legge il tutto ed il suo esatto contrario. Guardo ad esempio, l’incontro dei bianconeri, ieri contrapposti ad una samp, sufficientemente reattiva, ma non certo superlativa, contro cui hanno avuto partita vinta, pur non facendo sfracelli.
In vista dei cambiamenti e soprattutto dell’assegnazione ad un mister, imprevisto ed a sorpresa, L’acquisizione dei tre punti è stata osannata da taluni, ma svilita da altri, che vi hanno ravvisato il medesimo gioco elementare della scorsa stagione. Difficile essere asettici e sobri nei giudizi delle squadre, pertanto, mi vorrei proporre una rapida valutazione delle singole tifoserie, viste naturalmente, dalla nostra sponda nerazzurra e pertanto riflettente i nostri reali umori.
Comincerei dai bianconeri, che pur in posizione previlegiata, da ben nove campionati, nei nostri confronti, hanno avuto flessioni che, ai loro supporters paiono irriguardose per lesa maestà, da parte di una squadra ‘inferiore’. Raramente signorili, come dovrebbe conseguire ad una presupposta emulazione di una‘signora’ compagine. Un raggruppamento suis generis compete legittimamente ai milanisti, interisti, fiorentini e laziali, che si distinguono per l’essere spesso, beceri, incivili e faziosi, anche se quest’ultima voce compete un poco a tutti.
In particolare l’arroganza di allori appassiti e non più rinnovati, tarpa pesantemente atteggiamenti che si articolano su pesanti, abituali favori arbitrali, che creano violente antipatie. Il riferimento alla banda laziale non è per niente casuale.
Al contrario dei favori concessi a costoro, restano danni che hanno gravato pesantemente sul nostro mancato conseguimento di accessibili successi. Potrei continuare l’elenco, ma mi avvedo che, alla fine, ne vado salvando ben poche…
Meglio se ripiego sulla tifoseria che, seppur caldissima, sa, in linea di massima, mantenere leale ed obiettiva e linearità di giudizio, verso l’avversario, sapendone riconoscere i meriti, anche in caso di una sconfitta. Aggiunto che, in questi ormai sporadici casi, si stringe d’attorno ai propri beniamini per esprimere conforto e ravvivare la fiducia. Un consesso animato di calore e di fede nei propri colori, che sostiene, a prescindere, perché sono e rimangono espressione di un legame vero e profondo, magari capace di replicare alle provocazione degli avversari, ma restando nello spirito di civismo e di rispetto, per tutti.
Sto parlando della nostra tifoseria, specchio dei valori di appartenenza alla propria città, orgogliosa e ricca di gesti generosi e solidali.
Forse, in questa mia enfasi, ho accomunato valori reali ed altri auspicati, ma anche questo in un vortice di affetto atalantino che, talvolta, ti solleva da terra e ti porta a sognare, tutto ciò che, sino a pochi anni or sono, era follia sperare. A tutte le altre tifoserie vanno magari espresse le scuse per una mancata professione di modestia, ma, talvolta, capita.
Specie riflettendo sul fatto che stiamo consacrandoci quali i migliori !
Renato
By sigo