Stasera alle 18:55 Shakhtar Donetsk-Atalanta: a caccia di una storica impresa
Lo Shakhtar Donetsk ospita la Dea in una partita che vede gli ucraini partire con l’inevitabile vantaggio del giocare in casa e con 2 risultati su 3 a disposizione per qualificarsi agli ottavi di finale. La squadra di Luis Castro, che ha vinto a San Siro per 2-1 al 96′, è al 2° posto nel gruppo C guidato dal Manchester City, cui è distante 5 punti (11 gli inglesi, 6 gli ucraini), 1 punto in più della Dinamo Zagabria (5) e 2 in più dell’Atalanta (4). Se il fattore campo sarà tutto a favore dei padroni di casa, anche la calda atmosfera del Metalist Oblast Sports Complex giocherà a favore degli arancionero. L’Atalanta di Gian Piero Gasperini arriva all’atto conclusivo della fase a gironi con la possibilità di accedere alla fase ad eliminazione diretta. I bergamaschi dovranno infatti assolutamente vincere e contemporaneamente sperare che la Dinamo Zagabria non faccia altrettanto sul Manchester City. Detto che venga difficile ipotizzare tale scenario, il focus dei nerazzurri è tutto sulla trasferta ucraina: l’Atalanta proverà ad espugnare Donetsk e poi, solo dopo, si guarderà il risultato del Man City (favoritissimo). La Dea avrebbe la possibilità di eguagliare il record del Newcastle dell’iconico Alan Shearer nella stagione 2002-03: nella fase a gironi, infatti, i Magpies sono stati sconfitti nelle prime 3 giornate, salvo poi vincere le restanti 3 e qualificarsi lo stesso al turno successivo. Ad oggi, quel Newcastle è stata l’unica squadra a raggiungere la qualificazione agli ottavi dopo aver perso le prime 3 partite. Servirà coraggio a Donetsk e un po’ di fortuna da Zagabria. Ma si sa, la fortuna è una Dea bendata.
COME CI ARRIVA LO SHAKHTAR: Luis Castro ha tutta la rosa a disposizione, e dunque per Shakhtar Atalanta dovrebbe confermare le sue abituali scelte: la squadra ucraina gioca con un 4-2-3-1 che si trasforma in 4-1-4-1 in fase di possesso, con la posizione di Alan Patrick che diventa da trequartista al fianco di Kovalenko andando ad allargare ancora di più il campo con l’azione di Marlos e Taison sugli esterni (la prima punta sarà ovviamente Junior Moraes). A quel punto il solo Stepanenko, uno dei veterani di questa squadra, resterebbe a fare da schermo davanti alla difesa ma questo sarà appunto quando lo Shakhtar avrà il pallino del gioco, perchè in fase di ripiegamento Alan Patrick si affianca al compagno di reparto e forma una cerniera che già nella partita di andata aveva creato parecchi grattacapi ai dirimpettai dell’Atalanta. Castro ritrova dunque i due esterni offensivi che avevano saltato la trasferta dell’Etihad; restano in panchina Teté e Konoplyanka dunque, mentre in difesa dovremmo vedere come sempre Dodò a destra e Ismaily sulla corsia opposta, con i due centrali difensivi che dovrebbero essere Kryvtsov e Matviienko, a protezione del portiere Pyatov.
Probabile formazione Shakhtar: (4-3-3) Pyatov; Dodô, Kryvtsov, Matviyenko, Ismaily; Stepanenko, Alan Patrick, Kovalenko; Tetê, Júnior Moraes, Taison
COME CI ARRIVA L'ATALANTA: Assente Ilicic allora per Gian Piero Gasperini le possibili soluzioni sono due, vale a dire Pasalic o Malinovskyi a fare compagnia ad Alejandro Gomez sulla trequarti. Con Duvan Zapata ancora fuori dai giochi sarà Muriel ad agire da prima punta; alle loro spalle invece sembra tutto confermato con Gosens che si riprenderà la maglia da esterno sinistro, Hateboer schierato dall’altra parte e la solita coppia De Roon-Freuler in mezzo, anche se uno dei due di cui sopra potrebbe eventualmente arretrare il suo raggio d’azione e garantire una maggiore spinta offensiva. Dipenderà chiaramente da come l’allenatore dell’Atalanta intenderà approcciare la partita, se in maniera guardinga per evitare di dover inseguire o se andare subito all’arrembaggio; in difesa Masiello appare ancora favorito per affiancare Djimsiti e Palomino.
Probabile formazione Atalanta: (3-4-1-2) Gollini; Masiello, Djimisiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Pašalić, Gosens; A Gómez, Malinovskyi; Muriel
Forma
Shakhtar
• Lo Shakhtar ha pareggiato le ultime tre partite: 2-2 in casa e 3-3 fuori casa contro la Dinamo Zagabria e, alla quinta giornata, 1-1 sul campo del Manchester City. La squadra aveva iniziato la fase a gironi con una sconfitta casalinga per 3-0 contro il City e la vittoria in rimonta a Bergamo.
• Lo Shakhtar ha vinto solo due delle ultime 12 partite di UEFA Champions League (P6 S4).
• La formazione di Donetsk ha perso solo tre delle ultime 20 partite casalinghe europee (V11 P6), ma non ha mai vinto nelle ultime sei. Nelle ultime 11 gare ha sempre subito gol.
• Lo Shakhtar ha disputato i quarti nel 2010/11 e ha vinto solo una delle sei partite della scorsa fase a gironi, totalizzando sei punti e arrivando dietro City e Lione nel Gruppo F. Ai sedicesimi di UEFA Europa League è uscito in virtù di un 6-3 complessivo contro l'Eintracht Frankfurt (2-2 c, 1-4 t).
• Lo Shakhtar è uscito alla fase a gironi di UEFA Champions League in tre delle ultime sei partecipazioni.
• Il bilancio dello Shakhtar in casa contro le squadre italiane è V5 S6. Ha vinto le ultime due partite per 2-1, la più recente delle quali contro la Roma all'andata degli ottavi di UEFA Champions League 2017/18, ma è uscito per i gol in trasferta dopo una sconfitta esterna per 1-0.
• Lo Shakhtar si è qualificato in veste di campione d'Ucraina. Nel 2018/19 ha conquistato il suo 12º titolo, vincendo campionato e coppa nazionale per la terza stagione consecutiva.
Atalanta
• L'Atalanta ha subito le due sconfitte più pesante di sempre in Europa in questa stagione, 4-0 in casa della Dinamo alla prima giornata e 5-1 sul campo del Manchester City nella seconda trasferta del girone. I suoi quattro punti sono arrivati tutti a San Siro. Dopo la beffa alla seconda giornata contro lo Shakhtar, i nerazzurri hanno pareggiato 1-1 contro il City e hanno conquistato il loro primo punto in UEFA Champions League, quindi hanno centrato la prima vittoria battendo la Dinamo per 2-0.
• La vittoria contro la Dinamo ha messo fine a una striscia di sei partite senza vittorie in Europa per l'Atalanta (P3 S3).
• Prima della prima giornata, l'Atalanta non perdeva da sette gare europee. In ogni caso, ha subito appena quattro sconfitte nelle ultime 19 partite continentali (V8 P7).
• Terza in serie A nel 2018/19 (piazzamento più alto di sempre) e sconfitta in finale di Coppa Italia, l'Atalanta è alla terza partecipazione consecutiva alle competizioni europee. Nel 2017/18 ha superato la fase a gironi di UEFA Europa League, uscendo ai sedicesimi contro il Borussia Dortmund (2-3 t, 1-1 c), mentre agli spareggi dell'edizione 2018/19 è stata eliminata ai rigori dal Copenhagen (4-3) dopo due 0-0; nei turni precedenti aveva eliminato Sarajevo (10-2 tot.) e Hapoel Haifa (6-1).
• L'Atalanta ha perso cinque delle prime sei trasferte europee (P1) ma ha subito appena quattro sconfitte nelle 13 disputate successivamente (V4 P5) e solo tre nelle ultime nove (V3 P3).
• L'Atalanta è l'unica squadra a esordire nella fase a gironi 2019/20, nonché la decima italiana e la 141ª in generale.
Curiosità e incroci
• Il centrocampista della nazionale ucraina Ruslan Malinovskyi (Atalanta) ha iniziato la carriera nello Shakhtar, passando dalle giovanili alla prima squadra nel 2011. È stato di proprietà dello Shakhtar fino al 2017 ma non ha mai giocato in prima squadra, trascorrendo diverse stagioni in prestito allo Zorya Luhansk e approdando al Genk nel 2015. Dopo il prestito iniziale, è stato acquistato a titolo permanente dalla squadra belga a maggio 2017.
• Malinovskyi ha giocato 44 partite e segnato sette gol nel campionato ucraino con lo Zorya Luhansk. Insieme a lui c'era Andrii Totovytskyi, oggi allo Shakhtar.
• Alejandro Gómez ha giocato in Ucraina al Metalist nel 2013/14 insieme a Marlos, ora allo Shakhtar. Le due gare da lui disputate contro lo Shakhtar si sono concluse con un 1-1 e una sconfitta per 4-2.
• Guilherme Arana (Atalanta) e Dodô (Shakhtar) hanno giocato nel Brasile Under 20 nel 2016/17.
• Compagni in nazionale:
Ruslan Malinovskyi e Andriy Pyatov, Serhiy Kryvtsov, Taras Stepanenko, Viktor Kovalenko, Marlos, Bohdan Butko, Mykola Matviyenko, Yevhen Konoplyanka, Serhiy Bolbat, Júnior Moraes (Ucraina)