07/11/2017 | 19.35
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Stromberg: “Il biscotto del 2004? In Italia ho visto di peggio…”

Lo svedese ex Atalanta Stromberg: “Il biscotto del 2004? In Italia ho visto di peggio…”Glenn Peter Stromberg, oltre 200 presenze con l’Atalanta, parla del play-off tra la sua Svezia e l’Italia e parte con una puntura: 

“Non mi sottraggo alla domanda, ma dico Italia - Svezia 50-50%”, risponde nell’intervista alla Gazzetta dello Sport.

“A decidere saranno i dettagli. L'Italia per storia e tradizione tutti la vedono al Mondiale, quasi di diritto: perfino in Svezia lo pensa la maggior parte dei tifosi. Io però, trovo che gli azzurri abbiano avuto qualche problema nell’ultimo periodo, finendo per perdere certezze”.

Imbeccato dal giornalista, che parla di una Svezia che “gira a mille”, l’ex angelo biondo così si esprime: “Il merito è del ct Jan Andersson: è stato capace di ridare entusiasmo alla nazionale dopo un Europeo non brillante”.

Anche la Svezia può vantare un curriculum interessante, seppur ovviamente non paragonabile a quello azzurro: finalista mondiale nel ’58 (travolta 5-3 dal Brasile di Didì, Vavà e Pelè), poi il terzo posto del 1994: “Quella squadra e quella della finale persa nel 1958 erano più forti. Però ora c’è un gruppo capace di fare sorprese, lo si è capito nel girone di qualificazione”.

Su Ibrahimovic: “So che adesso va di moda dire ‘la Svezia è più forte senza Ibra’, ma mi sembra una forzatura: Zlatan è il miglior giocatore che questo Paese abbia prodotto negli ultimi decenni, semplicemente la sua assenza ha cambiato il modo di inseguire la vittoria. Con lui si potevano portare a casa i match anche giocando maluccio, a volte vinceva da solo. Ora, invece, serve che tutti si esprimano su livelli elevati. La stella ora è senza dubbio Emil Forsberg: ha tecnica, velocità e grande abilità nel puntare l’uomo uno-contro-uno”.

In conclusione, non poteva mancare la domanda sul “biscotto” all’Europeo del 2004 che dopo il sorteggio ha animato i social: allora Svezia-Danimarca finì 2-2, punteggio che eliminava matematicamente l’Italia e qualificava alla fase successiva le due nazionali scandinave.

Stromberg risponde con una punzecchiatura: “Quella partita è rimasta nella memoria degli italiani molto più che in quella degli svedesi. Ma non vedo come vi possiate lamentare. In primo luogo, quando un risultato è utile a entrambe le squadre in campo, le probabilità che si verifichi aumentano. Forse vi fate poi condizionare dal luogo comune sulla sportività degli scandinavi, ma è una cosa che succede in tutte le parti del mondo. E poi, se devo essere sincero, in Italia ho visto accadere molto di peggio, altro che biscotto…”.

Stromberg conclude così l’intervista, in modo sibillino, lasciando la curiosità su cosa di “peggio” abbia visto.


todaysport.it

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