19/01/2024 | 11.30
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Supercoppa, l'importante è incassare

Ieri, la Supercoppa ci ha regalato più emozioni fuori dal campo che dentro a partire dalla conferenza stampa dove i giornalisti arabi chiedevano il perché non ci fossero Milan e Juve.

Fa certamente sorridere, ma il fatto merita anche di essere spiegato senza cadere in facili battute ( che fra l'altro sarebbero pure meritate ). Partiamo con il primo assunto, incontrovertibile: nessuno, ripeto nessuno, è realmente convinto che si debba esportare il calcio nei paesi arabi. Del mondo Arabo, ma pure degli altri sia chiaro, non ce ne frega niente e chiunque abbia un minimo di senno sa che una cultura calcistica centenaria non la puoi calare dall'alto. Fra l'altro, la gente, i bambini il calcio lo seguono già e ci giocano indossando le nostre maglie (taorcche ok, ma basta il gesto) in campetti impolverati. Quello che è stato proposto ieri è uno spettacolo, un momento di intrattenimento per gente facoltosa mossa (poco a dire il vero) più dall'idea dell'evento che dall'evento stesso. Milan e Juve avrebbero sicuramente mobilitato più gente perché nell'ottica di uno spettacolo sono i nomi che fanno il pubblico, funziona così ai concerti, nei cinema o nei teatri quindi figuriamoci se non funziona così nel calcio.

Se entriamo nell'ottica, ed ecco il secondo punto, che è solamente una questione di soldi tutto diventa più accettabile. Ventitre milioni di euro, con poco più della metà alle squadre, per giocare una delle competizioni meno seguite in un paese straniero è una rapina a mano armata che nessuno si sarebbe lasciato scappare pur sapendo che calcisticamente ci sarebbe stato poco da valorizzare e che il carrozzone avrebbe assunto più le sembianze di un circo che di una competizione.

Se vogliamo fare i puristi, facciamolo. Teniamoci tutto a casa, evitiamo di andare a prendere soldi facili altrove e non lamentiamoci se poi manca la grana per comprare giocatori o fare iniziative. Se vogliamo invece essere onesti, mandiamo giù il boccone senza farla troppo lunga e tappandoci il naso. Si parla in futuro di spostarla magari negli USA o in America dove magari può venire più gente grazie anche al grande numero di italiani emigrati, ma un circo è ed un circo resta. E' showbusiness e come tale va considerato.
By Otis
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