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Supercoppa, Sanremo e UEFA: come si è arrivato al caos calendario per l'Atalanta



Il calendario per i bergamaschi è intasato e il sorteggio negli ottavi di Europa League ha complicato ancora di più una situazione particolarmente delicata.

L’accoppiamento Sporting Lisbona-Atalanta, uscito dall’urna di Nyon per gli ottavi di finale di Europa League, mette la Lega Serie A di fronte a un problema di calendario intasato che ha però origini ben più lontane rispetto al sorteggio di quest’oggi.

Dopo la modifica da parte della UEFA, il calendario dell’Atalanta a partire da domenica per la 26esima giornata di Serie A, che giocherà a San Siro contro il Milan, è il seguente:

  • 25 febbraio, ore 20.45 – Milan-Atalanta

  • 28 febbraio, ore 20.45 – Inter-Atalanta

  • 3 marzo, ore 18.00 – Atalanta-Bologna

  • 6 marzo, ore 18.45 – Sporting Lisbona-Atalanta


L’andata degli ottavi di finale di Europa League è stata prima anticipata dalla UEFA a martedì, visto che giovedì 7 marzo è in programma a Lisbona un’altra partita valevole per la seconda competizione più importante a livello europeo come Benfica-Rangers. Tuttavia, proprio l’intasamento del calendario ha portato la stessa UEFA a modificare poi ulteriormente la decisione, spostando Sporting-Atalanta a mercoledì 6 marzo, con il calendario dei bergamaschi (e anche quello dei portoghesi) che resta intasato considerando che dovranno affrontare ben quattro partite in soli dieci giorni, e contro avversari di assoluto livello, oltretutto.

Impegni ravvicinati nati dallo slittamento della 21ª giornata a causa della Supercoppa Italiana, che ha visto protagoniste Inter, Napoli, Fiorentina e Lazio. Tra l’altro, originariamente a dover essere posticipate erano le quattro gare della 19esima giornata che avrebbe visto rinviate Inter-Verona, Sassuolo-Fiorentina, Torino-Napoli e Udinese-Lazio. Quindi tutte e quattro le avversarie delle protagoniste della Supercoppa non avrebbero avuto problemi di calendario per mancanza di impegni internazionali, al contrario dell’Atalanta.

Individuate le date definitive della Supercoppa Italiana a Riyadh, con conseguente decisione sulle quattro giornate da rinviare della 21esima giornata di Serie A, le quattro protagoniste del torneo, che per la prima volta si è giocato con la formula delle Final Four, hanno preteso di giocare il 22° turno incrociandosi, infatti andarono in scena Fiorentina-Inter e Lazio-Napoli. E siamo arrivati al 28 gennaio.

La prima settimana libera per far giocare le gare sarebbe l’ultima di febbraio con martedì 29 e mercoledì 30 disponibili e liberi da impegni di coppa, ma si decide di non intasare ulteriormente il calendario delle quattro contendenti della Supercoppa dopo averle trascinate a giocare in Arabia Saudita, con le conseguenti grandi polemiche (le parole di De Laurentiis e di Sarri sono lì a testimoniare il malcontento dei club, pur avendo poi ritrattato). Il week-end del 3-4 febbraio si gioca la giornata di Serie A regolarmente prevista.

Si passa così alla settimana che va dal 5 al 9 febbraio, quella in cui è andato in scena il Festival di Sanremo. Una settimana in cui, in termini di ascolti, gli spettatori sono cannibalizzati dalla kermesse musicale: non a caso, anche Juventus-Udinese, posticipata a lunedì 12 febbraio pur avendo lo slot del sabato sera, è stata fatta slittare per non scontrarsi con il Festival. E non a caso non sono stati inseriti in quei giorni anche gli altri recuperi delle gare fatte slittare per la Supercoppa.

Si è arrivati quindi al 12 febbraio e a scendere in campo in quella settimana, esattamente il 14, sono Bologna e Fiorentina. Inter e Atalanta devono aspettare e questa volta il motivo porta direttamente al Milan. Infatti i rossoneri giovedì 15 sono impegnati nell’andata degli spareggi di Europa League contro il Rennes, e il regolamento UEFA impone che il terreno di gioco venga lasciato a disposizione della squadra ospite la sera prima della partita, quindi Inter-Atalanta non si può giocare nemmeno mercoledì 14 febbraio. Questo fa sì che la Lega accetta la richiesta dei nerazzurri milanesi di anticipare l’impegno contro la Salernitana a venerdì 16 febbraio così da agevolare la formazione di Inzaghi in vista della partita di Champions League contro l’Atletico del martedì successivo e concedergli così un giorno di riposo in più.

E siamo arrivati al sorteggio di Nyon di oggi con l’urna che ha dato il via al problema calendario. La soluzione, dopo un lungo tira e molla, è stata quella di spostare Sporting-Atalanta a mercoledì 6 marzo, invece, di martedì 5 marzo, risolvendo in parte l’intasamento delle partite sia per i portoghesi che per i bergamaschi.

Il calendario particolarmente compresso per l’Atalanta non va contro il regolamento, visto che vengono garantiti i tempi di recupero minimi fra una gara e l’altra. Basti ricordare, per esempio, la decisione di fissare la finale di Coppa Italia di mercoledì fra Inter e Fiorentina dello scorso anno e poi far giocare i nerazzurri di sabato sera contro la stessa Atalanta, visto che la partita era stata selezionata da Sky fra le tre da trasmettere in co-esclusiva con DAZN. E si decise per sabato e non per domenica alle 12.30 (altro slot a disposizione delle tv satellitare) per non sovrapporre la sfida di campionato con il Gran Premio di Montecarlo di Formula 1, altro grande evento in diretta su Sky, che detiene l’esclusiva assoluta per la F1. Ma, tornando alle prossime sfide dei bergamaschi, la necessità è anche quella di garantire la salute dei giocatori in un calendario sempre più complicato e far giocare due partite in tre giorni non sembra la strada migliore: non a caso, proprio il tema del calendario intasato e del numero delle partite è il tasto su cui le big spingono maggiormente nella discussione sulla riduzione del campionato a 18 squadre.

fonte calcioefinanza.it
By marcodalmen
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