29/01/2018 | 22.22
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E' tempo di vincere by Ago76

Domani per me sarà una giornata campale. Nonostante in molti dicano il contrario, domani si giocherà per cercare di entrare nella storia. Storia atalantina, impregnata di grande orgoglio, ma costellata di sofferenze e bocconi amari, a parte questi due ultimi anni in cui ci stiamo abituando bene. Ed allora, diciamo che l’appetito vien mangiando.

Perché in questo periodo di vacche grasse (che speriamo duri il più a lungo possibile), ci siamo tolti enormi soddisfazioni con le top del campionato, ma non siamo mai riusciti a battere quella squadra. Forse è il colore delle maglie, visto che anche con l’Udinese non abbiamo mai avuto fortuna…

Oramai i tre punti contro i carcerati mancano da troppo tempo, dal 2000 (ricordo ancora nitidamente i gol di Lorenzi e la galoppata di Ventola) anche se mi sembra di ricordare una vittoria in coppa Italia un paio di anni dopo con annesso passaggio di turno (cinque gol di Lazzari in due partite). Ma rimangono comunque 15 anni. Tre lustri fa. Non ero sposato, facevo tutte le trasferte ed ero un’altra persona. In pratica io ho sono cambiato in molte cose, tranne per la mia Atalanta. E quindi è il momento che anche la mia Dea riesca a girare pagina anche sul campo. Vincere. E passare il turno. Si parla sempre della famosa legge dei grandi numeri, no?

Fare un regalo ai nostri tifosi più piccoli, e magare riuscire a riportarne altri sulla retta via. Zittire tutti i prepotenti che, spesso con spocchia ed arroganza, pensano di essere i depositari delle verità calcistiche solo per il fatto che hanno scelto di tifare per chi vince più spesso (tra cui gli allenatori di mio figlio, che lo prendono in giro dicendo che dovrebbe vergognarsi di tifare per la Dea).

A noi domani spetterà dimostrare a tutti cosa è veramente l’Atalanta per Bergamo. Far esplodere la passione ed incitare i nostri, sperando nel miracolo. Che poi, volendo vedere, di un miracolo non si tratterebbe, ma di una logica conseguenza di due stagioni vissute ad altissima intensità. Intensità sportiva ed emotiva.

Ognuno di noi, prima di morire vorrebbe vedere alzare un qualsiasi trofeo. Una perla da portare sempre dentro di noi, sentendola nostra e potere dire “io c’ero”.

Quindi, quando se non questa volta?


Ago76

By staff
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