06/04/2023 | 19.59
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Thiago Motta: "Barrow deve essere più continuo, non solo in partita ma anche in allenamento"





L'allenatore del Bologna, Thiago Motta, ha parlato in vista della sfida di sabato 06 aprile contro l'Atalanta. Il tecnico dei felsinei ha presentato in conferenza stampa la sfida di Bergamo. Ecco le sue dichiarazioni:

Quella di sabato è la partita più importante? Che gara si aspetta considerando che conosce bene Gasperini e che vorrà "darle una lezione"?
"Si è la più importante perché è la prossima. Gasperini di lezioni me ne ha già date tante... Giocheremo contro una squadra di altissimo livello, che esprime da tanto tempi un bel calcio ottenendo grandi risultati. Gasperini ha dimostrato grande valore, sia nel gioco che con i risultati: credo sia uno dei migliori allenatori della serie A, da diversi anni".


Oggi perché il Bologna è difficile da affrontare?
"Perché il Bologna cerca sempre di dare il massimo, per arrivare in campo facendo di tutto per il bene della squadra".


Vedendo il Bologna, che cosa manca al Club rossoblù per arrivare al livello dell'Atalanta?
"L'Atalanta è una squadra che è da stimolo e da esempio per tanti, non solo per il Bologna. Sono stati molto bravi perché negli ultimi 10 anni hanno avuto una crescita costante, riuscendo ad arrivare in Europa e competere con squadre di altissimo livello".


Come si fa a giocare senza centravanti di ruolo? Sansone l'ha soddisfatta molto contro l'Udinese...
"Di ruolo abbiamo Zirkzee ma anche Sansone ha dimostrato di poter fare bene quel ruolo. I ragazzi sanno bene quali sono le responsabilità di chi gioca in quella posizione e abbiamo in rosa tanti giocatori che sanno soddisfare il gruppo in quella posizione, sia per quanto riguarda la fase offensiva che la fase difensiva".


Come gestisce le convocazioni?
"Dipende dai momenti. In questo momento i giocatori non sanno chi giocherà e chi no, chi parteciperà o meno, però altre volte è successo che tre giorni prima la squadra sapeva già chi sarebbero stati i titolari. Ad oggi la squadra ha l'attenzione e l'impegno giusto, quindi vale la pena che tutti abbiamo l'opportunità di giocarsela fino alla fine".


Gasperini come dovrebbe preparare la sua squadra per affrontare questo Bologna?
"Non mi permetterei mai di dare indicazioni a un allenatore come Gasperini, io penso a preparare i miei".


Il segreto del suo Bologna è prendere pochi gol? Togliendo la partita con l'Inter, in 21 gare avete subito 21 reti...
"Anche. Quando si arriva a prendere pochi gol non è solo grazie ai portieri e ai difensori. La squadra in toto si prende responsabilità difensive. Il lavoro di squadra serve anche per essere compatti e non prendere tanti gol, riducendo gli spazi dell'avversario, ma permette anche a chi gioca nelle altre linee di recuperare palla e segnare. In questo momento alcuni possono ancora migliorare la fase di non possesso, e dobbiamo crescere ancora nella fase di gestione della palla".


Come ha visto Dominguez in settimana?
"L'ho visto bene e lo avrei visto bene anche se non avesse i 90 minuti nelle gambe. Lui è uno con una mentalità fantastica, che si allena sempre al massimo e da sempre la sua disponibilità per giocare tutta la partita anche se fisicamente non è al 100%".





Barrow contro l'Udinese è uscito al 60'. Influisce la condizione fisica dovuta al periodo di Ramadan?
"Con l'Udinese non è uscito per un motivo fisico. Musa sta bene, il Ramadan ha l'esperienza per gestirlo. Barrow deve essere più continuo, non solo in partita ma anche in allenamento. Ci sono momenti in cui fa delle cose fantastiche, perché ha nelle sue corde grande disponibilità... Ha capacità fisiche e tecniche fantastiche, ma deve essere più esigente con sé stesso giorno dopo giorno".


Nell'Atalanta c'è un attaccante come Hojlund. Vi cambia qualcosa a livello di baricentro affrontare un attaccante così?
"Loro hanno tanti attaccanti forti, anche Lookman e Zapata. Noi dobbiamo essere bravi e giocare una partita di grandissima intensità perché loro sono giocatori che cercheranno di fare superiorità su un lato del campo, ma sono anche capaci di attaccare la profondità con grande forza fisica e velocità. Ne siamo a conoscenza, ma siamo anche a conoscenza delle nostre possibilità".


Schouten che passo avanti ha fatto da quando è arrivato?
"Si parla poco di lui per quello che sta dando alla squadra. Parte tutto da lui, è un ragazzo che si mette tutti i giorni a disposizione nel modo giusto. Fa tutto con il sorriso, e questo è importante per lui ma anche per il gruppo. Dà tanto equilibrio alla squadra, ha una grande visione del gioco e qualità nel passaggio, sa quando accelerare e velocizzare il gioco, ma in questo momento sta dando tantissimo anche in fase difensiva. Io sono convinto che possa però fare ancora di meglio, credo che però dipenda tutto da lui".


L'equilibrio in attacco quanto è importante? Orsolini?
"L'equilibrio è importante, lo sentivo dire spesso da Ancelotti. Ogni singolo giocatore lo deve dare alla squadra, altrimenti è difficile da gestire. Riccardo ha avuto questo problema fisico che continua, tant'è che deve fare prevenzione prima e dopo l'allenamento. E' un giocatore importante per il gruppo, ma per alcune cose deve dare maggiore continuità nel suo lavoro, e cercare di crescere ancora di più. Lui ha grande forza fisica e qualità tecniche ma deve migliorare la sua concentrazione in allenamento, perché questo si riflette anche sulle partita. In ultimo, può fare ancora meglio in fase difensiva... Sulle caratteristiche positive non ho bisogno di sottolinearle perché sono tante e sotto gli occhi di tutti".


Sartori ha detto che la vede sulla panchina del Bologna anche il prossimo anno. Lei dove si vede?
"Io mi vedo sulla panchina del Bologna ora, concentrato per la prossima partita contro l'Atalanta. Per tutto il resto c'è tempo".


Importanza del gruppo: questa squadra sta iniziando a riflettere questa sua idea? quali sono i punti futuri su cui lavorare per migliorare ancora?
"La nostra idea è quella di essere al massimo nelle due fasi di gioco. Ultimamente stiamo dimostrando grande stabilità in fase difensiva, anche per la disponibilità dei ragazzi, mentre in fase offensiva possiamo e dobbiamo migliorare se vogliamo confrontarci con delle squadre davanti a noi in classifica".


Posch in cosa può e deve migliorare?
"Nella gestione della palla. Sa trasmettere calma e tranquillità ai suoi compagni e questo è fantastico. Nasce da difensore centrale, ora sta giocando da terzino e lo fa bene perché è un ragazzo che lavora tanto e con concentrazione. E' stato molto aiutato dai compagni che giocano vicino a lui, da Ferguson a Aebische a Orsolini. Quando difendiamo è fantastico: pochi falli e pochi cartellini perché non arriva quasi mai in ritardo, è un grandissimo professionista e arriva in partita in grande forma fisica e mentale. Nella gestione della palla però può fare meglio, ma è una ragazzo che quotidianamente vuole migliorare e ci sta lavorando".


Come ha scelto di dare la fascia da capitano a Lucumì?
"Ho ragionato sui ragazzi che stavano giocando, e ho pensato che potesse essere anche un modo per prendere un po' più di spazio visto che ha un ruolo da difensore centrale che è molto importante. Ho visto John molto bene con il gruppo e ho valutato che potesse essere il momento di prendersi questa responsabilità. Io osservo e anche da questo punto di vista scelgo il ragazzo che penso possa dare il meglio per la squadra".


Cassano parla spesso di lei e ha detto che tutti gli allenatori più forti sono stati centrocampisti... E' daccordo?
"Intanto ringrazio Antonio, mi fa piacere sapere che parla così bene di me. Ad ogni modo io cerco di mantere i piedi per terra e preparare al meglio la prossima partita. Sul centrocampisti non so... dovrei andare a vedere".


L'attenzione ai dettagli è una caratteristica che l'ha sempre contraddistinta anche da giocatore?
"Da allenatore sono sempre stato molto esigente con me stesso e a volte mi sono fatto male da solo, come persona. Con il tempo e con l'età ci sono delle cose che riesco a controllare e gestire meglio, ma ho sempre chiesto molto a me stesso: probabilmente deriva dall'educazione che mi è stata data in famiglia".


fonte tmw.com





By marcodalmen
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