01/04/2022 | 12.50
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Tifo ed adesione

Tifo ed adesione by ReMo



Il numero dei mini abbonamenti sino a qui sottoscritti che sono, a questo momento, al di sotto della metà, calcolando il numero dei disponibili in rapporto a quelli effettivamente acquistati, è un fatto certamente deludente ed inatteso. Un aspetto preoccupante in prospettiva di quello che sarà il numero di spettatori, in vista del prossimo futuro,  per cui si rende necessaria una disamina dei correttivi che la Società dovrà mettere in atto per evitare lo spettacolo di un deserto vivente.

Credo che le motivazioni, al riguardo, siano svariate, prima fra tutte la contingenza di un momento difficile dal punto di vista del lavoro e delle retribuzioni, che deve far fronte a rincari pesanti, già consolidati e quelli che in prospettiva seguiranno. La ormai validata abitudine di seguire la partita in televisione, ha fiaccato la volontà di chi non è più giovanissimo, anche perchè  il timore del contagio, tanto pesante per la nostra provincia, continua ad indurre timori ed incertezze, peraltro alimentate da un tira e molla delle istituzioni, per molti affatto rassicurante.

Si deve ammettere che, se si prospetta la revoca dell'obbligo di indossare la mascherina, altre inibizioni interiori sussistono in molti, che hanno perso amici e conoscenti con i quali si accompagnavano sulle tribune e non hanno ricuperato la disinvoltura del periodo ante Covid.

In questo momento, in cui il sostegno del pubblico diventa davvero fondamentale, serve che la Società si faccia carico della situazione, mettendo a fuoco valutazioni economiche dei costi d’ingresso che motivino nuovi slanci e sollecitino i vecchi ardori per vincere una sedentarietà degli entusiasmi.

La lettura di questi incontrovertibili dati deve essere smussata alla luce di riflessioni attente e rispettose della situazione, da risolvere con buona volontà,senza indurre sospetti sul grado di attaccamento alla squadra, da parte di una tifoseria sempre attenta e fedele, vuoi nella buona che nella cattiva sorte.

Ci troviamo nella nottata tempestosa evocata dal grande Eduardo, con la prospettiva garantista che alfine la notte passerà e ritornerà la luce. E’ un vero peccato che la gente non abbia potuto vivere dal vivo stagioni entusiasmanti, minate dall’impossibilità di seguirla, ma l’attaccamento, ora come non mai, è assopito come la brace che cova sotto la cenere, smaniosa di riprendere ed alimentare la fiamma.

Si deve dare spazio al tempo, sapendo che la gente desidera tornare sugli spalti, ma con gradualità, come del resto è rallentato, anche per la smorza economica, il passo del ritorno. La vicinanza della Società al proprio pubblico deve dimostrarsi, chiara e disponibile, affinché il ritorno alle veterate tradizioni possa riprendere.

E’ una questione di sensibilità e di correttezza per a quale è logico attendersi una reciproca disponibilità, perché l’attaccamento della tifoseria è un fatto vivo e reale, anche se , al momento, stretto e contingentato da motivazioni serie che meritano rispetto, attenzione e concreta considerazione.

Si tenga presente che il fatto di disputare la coppa europea, traguardo apprezzato ed ambito, spinge molti a veri e propri salti mortali, con cancellazione di ogni altra spesa, al fine di raggranellare l’importo necessario al raggiungimento della sede della partita,  perché, se l’Atalanta è lontana, si vuole percepito il calore ed il sostegno di chi l’ama e volentieri si sacrifica.

Torneranno i giorni sereni, lo sappiamo e lo vogliamo tutti, ma dobbiamo cercare di avvicinarci con buona volontà, supportando sempre e comunque, il nostro folle amore nerazzurro.  Domenica arrivano i partenopei: asteniamoci da atteggiamenti offensivi che comportino penalizzazioni economiche alla società, già impegnata in un sacrificio a nostro favore.

Forza Atalanta, forza Atalantini !!
By sigo
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