Il terzino destro dell’Atalanta Timothy Castagne ha rilasciato una breve intervista a Gazet van Antwerpen, parlando della quarantena cui siamo costretti in Italia e delle conseguenze sull’attività sportiva.

"Non possiamo uscire. Se lo facciamo, rischiamo un'enorme multa"

Il giocatore è reduce dalla trasferta a Valencia, squadra poi risultata contagiata dal coronavirus in molti dei suoi componenti. "Chissà, la nostra squadra potrebbe anche avere giocatori infetti, ma non ne siamo sicuri. Non vieni sottoposto a tampone fino a quando non mostri con evidenza tutti i sintomi del contagio. Io sto bene", ha detto l'ex Genkie.

La noia per la reclusione forzata è grande e mantenere l'allenamento è difficile. "Faccio alcuni esercizi nel vialetto del mio garage sotterraneo. Ma non è certo l'ideale, soprattutto per l’allenamento cardio."

Il club per il momento ha congelato la ripresa degli allenamenti: "Vedremo se nei prossimi giorni verranno prese altre misure restrittive".

L’emergenza che sta colpendo l’intera Europa ha anche costretto al rinvio dei Campionati Europei previsti per il prossimo giugno. Per il laterale belga però, che ultimamente si è visto molto meno in campo, potrebbe non essere una cattiva notizia: "Spero che sia un vantaggio per me. Ultimamente non gioco più così spesso (91 minuti dall’inizio dell’anno, ndr.) E tra un anno potrebbe essere completamente diverso. E con il nostro allenatore la situazione può anche cambiare ogni settimana".

Non è quindi troppo preoccupato per il futuro, e non la vede una cattiva notizia neppure per i Red Devils: "Eden Hazard avrà più tempo per recuperare e mettersi in forma. È un peccato che il campionato europeo sia stato rinviato, ma ci saremo anche l'anno prossimo."

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