Tiro al Grifone
La pausa per le partite internazionali ha giovato ai nostri colori.
La squadra a Genova è sembrata ricaricata rispetto a quella comunque molto buona dell’incontro casalingo col Pescara e, dopo un inizio piuttosto buono dei genoani, grazie anche agli episodi favorevoli, il risultato si poteva tranquillamente considerare acquisito alla mezz’ora del primo tempo, dopo il rigore trasformato da Gomez.
Il Genoa ha mostrato poco in campo: troppa la differenza espressa dalle due squadre. E l’espulsione dell’ex Pinilla ha decisamente facilitato il compito dei nerazzurri, che hanno sfondato nella mezz’ora finale anche grazie alla superiorità numerica.
Ma non si può dire che la vittoria sul Genoa trovi spiegazione solo nella pochezza dei rossoblù: l’Atalanta ha espresso calcio di grande livello, mostrando superiorità in ogni zona del campo.
Berisha sicuro al rientro, la linea difensiva sempre attenta e al netto di sbavature, con Caldara ancora in rete; il solito centrocampo con un Kessie tornato ai livelli dei tempi migliori (peccato per l’ammonizione, spesa comunque bene a mio parere personale, che gli farà saltare il match casalingo col Sassuolo), ottimi come sempre sulle fasce Spinazzola e Conti (il gol da cineteca di quest’ultimo non ha bisogno di ulteriori commenti); ottimo Kurtić tra le linee, devastante e pronto Gomez con la sua prima tripletta, sempre buono Petagna col suo manovrare, anche se in altre occasioni ha mostrato maggiore qualità rispetto alla trasferta col Genoa. Sempre a parere di chi scrive, la sua prestazione risulta di minore qualità non per un’involuzione del giocatore, ma proprio per l’eccezionale rendimento globale in campo dei suoi compagni: del resto cinque gol sono stati più che sufficienti per la vittoria.
Non ci è dato sapere cosa Gasperini possa aver detto in settimana ai giocatori per motivarli: immaginiamo che potrebbe avere spinto sul punto che, contro il Genoa, esigeva una grossa prestazione e risultato pieno. E non è difficile immaginare che il Mister sia stato orgoglioso dell’omaggio dei suoi ex-tifosi. Ma supponiamo anche che gli abbia fatto molto più piacere essere uscito da Marassi vittorioso in questo modo.
Con la Lazio vittoriosa a Reggio, il Milan che non riesce ad andare oltre un pareggio a Pescara e la cara vecchia Inter che senza Gagliardini in campo affonda contro la Sampdoria nella ripresa di san Siro, il panorama atalantino di questa settimana si colora di tinte amiche, sebbene manchino ancora molte partite: godiamoci questa classifica parziale, sapendo che anche a noi potrà ancora capitare una qualche battuta d’arresto.
Come sempre, sguardo avanti: tra qualche giorno arriverà a Bergamo il Sassuolo, squadra in crescita dopo l’uscita dalle competizioni europee. Gli emiliani hanno giocato un buon incontro interno contro la Lazio, e solo gli episodi non hanno permesso loro di uscire dal campo con un pareggio in tasca che avrebbero strameritato. Arriveranno a Bergamo con le giuste motivazioni, e non sarà una partita da sottovalutare. Ma d’altra parte risulta difficile immaginare che le nostre motivazioni possano essere inferiori alle loro: il loro campionato, come per altre squadre, può considerarsi virtualmente terminato, mentre a noi piace rimanere in alta classifica.
Mancherà , come già detto, Kessie in mezzo al campo: immaginabile l’impiego di Grassi e magari in seconda battuta quello di Cristante, mentre risulta difficile pensare ad altri rimescolamenti.
Il Sassuolo invece arriverà a Bergamo senza squalificati (ma con ben sei diffidati) e con alcune defezioni importanti a causa di infortuni vari: fuori l’ex Biondini ed il regista Magnanelli, entrambi lungodegenti, mentre restano da valutare le condizioni di Gazzola e Ricci.
Difficile prevedere la piega che prenderà l’incontro: sarà una partita aperta, probabilmente spettacolare grazie anche ad alcune individualità di rilievo tra i neroverdi soprattutto davanti. Godiamoci l’attesa, per ora: e poi vinca il migliore.
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by Goalie