22/02/2019 | 16.40
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Torino-Atalanta, le due facce della stessa medaglia

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TORINO-ATALANTA - Se c’è una cosa che ha insegnato la Champions è che solo le squadre con delle ideologie di gioco bene definite possono andare avanti. La Juventus ha di fatto sottovalutato l’Atletico Madrid, ma Gasperini non farà lo stesso errore due volte. La sconfitta inferta dal Milan ha messo in mostra alcuni limiti dell’Atalanta, ma se sul piano tecnico-tattico qualcosa verrà modificato, sul piano ideologico si andrà avanti senza timore, perché questa è la vera identità della Dea. Gli ostacoli più alti nella corsa all’Europa arrivano adesso, e nel trittico di fuoco che aspetterà la varco i nerazzurri, ci sarà da superare come primo muro il Torino.

Due filosofie di gioco posto agli antipodi, ma con in mente lo stesso obiettivo. Difesa contro attacco; compattezza vs dinamismo. Due facce della stessa medaglia pronte a darsi battaglia.

DIFESA DA CHAMPIONS – il nono posto in classifica non dovrebbe incutemere pressione, ma la distanza è ridotta a 3 punti e in casa granata sanno che una vittoria in questo scontro diretto varrebbe tanto in ottica Europa League. Zaza e Belotti in fase offensiva hanno punto poche volte, ma Mazzarri li ha plasmati a tuttotondo, insegnando loro l’arte della generosità e del sacrificio. Tutto questo ha portato inevitabilmente ad una solidità difensiva davvero invidiabile: sono solo 22 le reti incassate in 24 giornate dai granata, in una speciale una classifica che li vedrebbe accorpati ex aequo con il Milan al quarto posto come miglior difesa.

ATTACCO DA CHAMPIONS – Come ogni altra faccia della medaglia, per l’Atalanta vale il discorso opposto. Il sesto posto momentaneo dietro alla Roma è in linea con gli obiettivi prefissati, ed è frutto soprattutto dell’esplosione di Duvan Zapata, il bomber che da tempo mancava a qusta squadra per farle fare il slalto di qualità. Da quando il colombiano ha dato via al suo momento magico, anche la Dea non si è più fermata, e i 51 gol stagionali confermano un cinismo e una prolificità offensiva superiore  grandi club del calibro di Napoli, Chelsea e Real Madrid.

D’altro canto però la fase difensiva tanto cara al Gasp sembra averne risentito. Djimsiti e Mancini sul piano individuale non si discutono, ma in termini di reparto concedono ancora troppo: le 34 reti incassate in 24 giornate fanno dei nerazzurri la squadra più battuta tra quelle che competono per un posto in Europa, per un 12esimo posto nella classifica delle migliori difese d’Italia che di certo non le fa onore.

Un braccio di ferro che quindi metterà allo stremo la forza di uno contro la debolezza dell’altro. D’altronde gli opposti si attraggono.

 

Fonte: Marco Alborghetti - allsoccernewsit.com

By Gandalf
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