25/03/2025 | 10.25
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Tre mele d’oro parte 2/3 (ovvero: cosa vuole l’Atalanta e cosa Gasperini?)

(questo articolo in tre puntate è stato redatto con il contributo fondamentale di Francesco64 di Berghemschwizz)
.
Antefatto

La relazione tra Gasperini e la società ha sempre viaggiato su un equilibrio sottile, per un motivo o per l’altro, sin dai primi mesi. Ma quella delle ultime settimane sembra un'escalation inedita. Al negativo. 

L'episodio del rigore fallito da Lookman nella partita di ritorno contro il Club Brugge ha innescato una serie di reazioni. Il mister, nel post-partita, ha espresso il suo disappunto in un modo che ha sorpreso tutti:

"Lookman non doveva calciare quel rigore, è uno dei peggiori rigoristi che abbia mai visto. Anche in allenamento ha una percentuale di realizzazione davvero bassa.”

Queste parole hanno scosso l'ambiente con una certa forza. Ma Gasperini, come è nel personaggio, non si è fermato lì. Quattro giorni dopo, il 22 febbraio, alla vigilia della partita contro l'Empoli, ha dichiarato:

"Non ci saranno ulteriori rinnovi del mio contratto, a fine stagione vedremo se portarlo a scadenza (2026) oppure interrompere".

Mentre pochi giorni prima, il 28 gennaio, prima del match di Champions League contro il Barcellona, aveva sottolineato l'importanza di investire nella prima squadra rispetto ad altre infrastrutture:

"Migliorare la squadra è più importante di tutto, lo stadio, il centro sportivo, l'Under 23, ma non può essere una contrapposizione".

Non risultano repliche dirette della società a queste dichiarazioni. Tuttavia, il 23 febbraio, sempre a margine della partita con l'Empoli, Luca Percassi ha dichiarato (con un tono piuttosto secco)

"Se la sua volontà è quella di non rinnovare, ce ne faremo una ragione. Ora siamo concentrati sulla stagione".

E il 25 febbraio, in un'intervista alla Gazzetta, il co-presidente Stephen Pagliuca ha commentato il caso-Lookman dichiarando

"Abbiamo un grande allenatore, molto passionale, che ha commesso un errore parlando di un singolo. Abbiamo una policy all'Atalanta, coi Percassi, che se le cose vanno male, la colpa ce la prendiamo noi, guardiamo a noi stessi, a come fare meglio."

Pagliuca ha definito la reazione di Gasperini come

"emotiva, infelice, un errore che è andato contro la nostra policy e una cosa di cui non andiamo orgogliosi",

pur ribadendo la stima nei confronti dell'allenatore.

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PARTE SECONDA (la parte prima a QUESTO link)

Il mondo del calcio-business

L’Atalanta in questi anni ha seguito un percorso tutto suo, ottenendo incredibili successi sul piano sportivo e su quello finanziario. Ma nel frattempo sembra esserci stato un cambiamento importante nell'’intero mondo del calcio, che si è focalizzato sul tema economico più che su quello sportivo. Un mondo in cui il business, invece del risultato sportivo, è la musica che fa danzare i ballerini.

Detto in un altro modo: dove potrebbe andare Gasperini per trovare una società che metta davvero il risultato sportivo al primo posto? 

In Italia, da poche parti. 

L’Inter oggi è competitiva, ma per qualche anno ha dovuto (e dovrà continuare a fare) fare sforzi importanti per rientrare nei parametri di sostenibilità. 

Juventus e Milan hanno intrapreso percorsi simili: contenere gli ingaggi, vendere, fare cassa. La Juve, reduce dalla folle avventura CR7, è stata travolta da scandali amministrativi e ora punta sull’autofinanziamento, svendendo i talenti coltivati nella propria Under 23 per finanziare campagne di mercato rischiose e spesso fallimentari. I soci vengono spesso chiamati alla cassa per rifinanziare, e dopo il fallimento Motta lo dovranno fare anche il prossimo anno. 

Il Milan ha smontato la squadra che vinse lo scudetto con Pioli, cedendo Kessié, Romagnoli, Rebić, Saelemaekers, Tonali, Brahim Diaz, puntando sui soli Leao e Theo Hernandez. Scelte imposte più dal bilancio che dalla visione sportiva, coi risultati che possiamo vedere. 

Il Napoli non è riuscito a vedere Osimhen e ha dovuto cedere Kvaratskelia a gennaio, mettendo a rischio uno scudetto che sembrava ampiamente alla portata. 

La Roma ha messo in difficoltà De Rossi e Juric per una clausola nel contratto di Dybala: un rinnovo automatico legato al numero di presenze stagionali. La società, per contenere il monte ingaggi, aveva imposto agli allenatori di non farlo giocare troppo. Una scelta che ha reso ingestibile la situazione, finché Ranieri non ha ricevuto carta bianca. I risultati sono arrivati, ma Dybala ora si è rotto, e sarà disponibile, con tutto il suo ingaggio, all'inizio della prossima stagione. 

La Lazio ha rinnovato la squadra disfandosi di tutti i giocatori con ingaggi alti e, dopo un inizio a sorpresa, sembra ora doversi confrontare con un calo importante.


E all’estero? 

Il Barcellona quasi non registrava più i contratti con i giocatori per le violazioni al tetto imposto in Spagna in rapporto alle entrate; il City ha perso un giocatore (Rodri) e arranca in classifica con conseguenze catastrofiche sulla solidità mentale di Guardiola, persino il PSG degli sceicchi ha smantellato le sue stelle (ottenendo forse i migliori risultati deli ultimi anni). Per tutte queste squadre l'accesso alla Champions League sembra la bombola di ossigeno per un asfissiato; anche quelle finanziate dagli arabi, che pure di soldi potrebbero metterne, ma senza introiti non li potrebbero giustificare (ricordiamo che il City sta rischiando pense severissime per un'inchiesta in corso).


Tanto che, alla fine, di scudetto, sui giornali, nelle chat, su YouTube, ormai parlano in pochissimi: cioè solo i tifosi delle squadre in corsa per vincerlo. Per tutti gli altri, il vero miraggio sembra non essere più lo scudetto, ma la partecipazione alla Champions League, coi milioni che garantisce. 

Tutti gli haters italiani concordano ormai: gioire per una sconfitta degli acerrimi rivali in Europa è masochismo; si tifa per tutte le italiane perché così forse si ottiene un posto Champions in più. E i tifosi, negli ultimi anni, si sono trasformati più in strateghi di contabilità sportiva, tra plusvalenze, ammortamenti e fidejussioni, che in appassionati di calcio.

In un mondo che sembra essere più che mai travolto dalle esigenze di bilancio, l'Atalanta, che risparmia sul mercato di gennaio; che non rischia l'acquisto del "pezzo da novanta", che si accontenta di quel che la squadra ha dimostrato di poter fare, ossia di potersi giocare il famoso accesso in Champions League, non sarebbe dunque un'eccezione.

Lo è tuttavia, perché i conti e i bilanci di molte delle società citate sono catastrofici. Mentre quelli della Dea, grazie al percorso fatto sia sul campo sia nella gestione, sono floridi come non mai.

E lo è anche perché il suo allenatore è uno che dice: “Per dare un sogno alla gente non basta più la Champions. Quella l’abbiamo già fatta. Bisogna fare qualcosa in più.”

(2 – segue)

            

By staff
25 commenti
CN_67
26 Marzo 2025 | 05.20

stare per cosi lungo tempo cambiando cosi tanti giocatori cosi in alto non puo' essere definito solo fortuna.. che ci siano stati gli astri allineati magari in parte , magari l avvento dell americano ha portato maggiore liquidita' ed anche qualche profilo da plusvalenza ( Holijund non l avrebbe mai comprato il Tone se fosse stato ancora solo lui e questo ha creato un bella plus). Pensare che gli americani vogliano vincere indebitandosi e' utopia ( lo stesso Tone non fara' mai piu' lo stesso sbaglio), vogliono creare business con lo spettacolo senza pazzie economiche non sostenibili. Se arrivare 1 o 4 per la societa' non cambia le entrate per quale motivo distruggere tutto nel tentativo di arrivare 1 ? quale sarebbe il senso commerciale ? Certo se per provare ad arrivare primo non vai ad incidere sulla cassa in modo evidente penso ci avrebbero provato... Il Mister e' l americano arrivato prima del Pagliuca che ha mostrato con il lavoro come fosse possibile alzare l asticella e probabilmente ogni anno ci ha discusso ( vedi per Zapata, Ilicic, ...) .. ora ancora di piu' perche' vede un obbiettivo raggiungibile dove gli altri non vedono o credono con una squadra che secondo me non e' cosi forte come quella passata ( ognuno ha il suo pensiero , ma tecnicamente raga ..Ilicic-papu-muriel-mira non li abbiamo piu' e gli esterni gosens-castagne-hate sono stati al momento il trio top e forse c era il giovane Bellanova dietro  .. ( da ricordare Conti che fece anno incredibile ..ma non c'e' stata piu' riprova..) Questo poteva essere l anno buono ? le 11 vittorie consecutive avrebbero dovuto dare l entusiasmo di provarci ... ma se sei burocrate non ti lascerai mai trasportare... Cosa voleva il mister ancora nessuno lo sa' ( credo di aver letto da Gennari che Gasp non avesse chiesto una punta) , Zaniolo purtroppo non e' stata una scommessa vinta cosi come forse era meglio avere subito dall inizio Kossonou rispetto al buco Godfrey ... sugli esterni per me  ci manca qualcosa visti gli anni precedenti.. Detto cio' se Gasp davvero vorra' andarsene avra' cmq tutta la mia gratitudine , chi verra' avra' davvero un compito arduo... poi ci pentiremo? entrambe le parti si pentiranno della separazione ? o magari andremo ancora piu' forte ? ...boh... io faccio il tifoso e mi permetto di esprimere giudizi su quello che si vede in campo.. fuori dal campo ci sono operazioni che calcisticamente parlando non capisco ( Soppy, Sulemana, Godfrey, davvero non ci credo che potessero pensare fossero giocatori da Gasp... a quelle cifre poi..) L importante che ci sia rispetto nel caso di separazione o unione di intenti se rimane .. Certo cambiare mi fa' un po' paura ...

CARS 2
25 Marzo 2025 | 18.46

Mi ricordano la MELA D'ORO Bergamo di pallavolo....

Prima della Foppa 

ROMAGNANEROBLU
25 Marzo 2025 | 17.03

Il finale dell’articolo è molto triste Si vuol quasi fare passare il Mister come un personaggio che vuole fare uscire dai conti la società Sarebbero stati sufficienti tre giocatori anche in prestito per accontentarlo Ma,forse ,alla Società conviene più arrivare quarti che primi e dover pagare i premi 

Briske
25 Marzo 2025 | 13.10

Leggendo l’ultima frase mi viene in mente che la sera dell’inaspettata sconfitta di ritorno col Bruges, lo stesso Mister, a voler giustificare il mancato passaggio agli ottavi di CL, rispondeva piccato ai giornalisti dicendo che qualcuno si era dimenticato di cosa è l’Atalanta. Qualche giorno dopo parlava di sogno scudetto, che mi faceva pensare che potesse essere lui quello che se ne era dimenticato. Io mi aspettavo di passare col Bruges e non mi sono mai sognato di poter vincere lo scudetto.

Berga99
25 Marzo 2025 | 11.55
Capisco tutto, anche a me piace speculare sugli scenari futuri però dobbiamo essere concentrati sul presente che ci giochiamo punti importanti a Firenze 
beppuccio
25 Marzo 2025 | 11.24

Ogni giorno ne sentiremo di notizie sul Mister.La rischio…Gasp sarà ancora con noi!!😁👍👋🏼🇪🇪

dagliStates

In risposta a: beppuccio

25 Marzo 2025 | 13.39

Speriamo!

Kejo
25 Marzo 2025 | 10.46

Chiudete l’argomento. Solo il gioco sino a fine stagione. Qui siamo tutti CT dirigenti proprietari preparatori atletici arbitri… ognuno il suo. Si tifa . 

lucanember
25 Marzo 2025 | 10.40

La società poteva prendere una punta in più nel mercato invernale ma chi?

Sappiamo bene che al mister se certi giocatori non vanno fanno panchina eterna....chi poteva prendere x dare un'alternativa di livello?

A cifre normali nessuno.....bisognava investire tra cartellino ed ingaggio pluriennale sui 50 milioni, cifra assurda perché il mercato xvle punte di buon valore viaggia su quei costi.

Ribadendo che Gasperini se rimane è la miglior cosa dico anche che non pretendi la Luna perché in Italia nessuno può fare follie e non è detto che facendole arrivino i risultati/(vedi Juventus).

Alla società solo un appunto....ritorni a fare scouting seriamente, anche nel settore giovanile, è peggiorata in questi ultimi anni, i giocatori potenzialmente forti sono ovunque nel mondo

Barbie

In risposta a: lucanember

25 Marzo 2025 | 10.54

è una mezza scusa questa, che portano avanti chi vuole dare un alibi alla società.

guarda uno o due articoli qua sotto, ci sono quelli che si svincolano a giugno

uno che si svincola a giugno, a gennaio lo porti via non con una cifrona,perchè qualcosina è sempre meglio di niente,e vale per tutti,poi non sta a me dire chi,ma qualcuno volendo guardare ci sarebbe stato.

e vale sempre anche il discorso che una volta un eccezione si può fare anche sul discorso del non prenderlo in prestito secco.

solo per questa volta,vista la situazione di  classifica, che non si ripeterà più per i prossimi 120 anni ,potevano anche chiudere un occhio e prendere un prestito secco ,pagando anche un lauto stipendio.

una eccezione in un occasione che capita una volta in una vita, si poteva anche fare

TREINEROBLU

In risposta a: lucanember

25 Marzo 2025 | 11.41

Non credo che Gasperini abbia mai preteso la luna, ossia giocatori che con i loro costi ci avrebbero mandato in bancarotta. Qualcosa in più di Maldini e Posch sicuramente si poteva prendere.

firefox78

In risposta a: TREINEROBLU

25 Marzo 2025 | 13.11

Posch... avevamo in mano il giocatore del Chelsea in prestito! ma Gasperini ha detto che di difensori non ne voleva e l'avrebbe lasciato in panchina! nel momento che Scalvini si è rotto il giocatore era stato prestato e non c'era più nessuno da poter prendere!! che poi sinceramente Posch non è che abbia fatto cosi male quando ha giocato!! Maldini, lo stesso Gasp a giugno l'aveva elogiato dicendo che era un giovane di prospettiva e sicuramente adatto all'Atalanta!!

Nemesis68

In risposta a: lucanember

25 Marzo 2025 | 15.23

Il peccato originale, per così dire, è stato commesso in estate, dapprima liberandosi con troppa fretta di Piccoli (che, con tutti i se i ma che vogliamo, la sua parte come centravanti di riserva avrebbe potuto farla) e poi, una volta perso Scamacca, limitandosi ad acquistare Retegui (che, per carità, è andato oltre ogni aspettativa) pur sapendo che Scamacca sarebbe stato indisponibile fino ad aprile (e magari fosse andata così!). Alla solita replica del "eh mai così cosa ne facciamo di tre centravanti quando rientrerà Scamacca", la logica e la prudenza avrebbero indotto ad un investimento mirato, foss'anche in prestito, che sarebbe venuto utile più e più volte e lo sarebbe ancora più oggi, e che a giugno se ne sarebbe tornato serenamente da dov'era venuto (P.S. Queste cose le ho scritte fino allo sfinimento lo scorso agosto, non a gennaio, ove ho sperato che venisse posto rimedio a questa falla invano ...). Invece si è scelto di affidarsi alla suggestione del recupero di Zaniolo (che peraltro mai nella vita aveva fatto l'attaccante centrale), per di più cercando di trasformarlo in ciò che non è con risultati modesti (e sono buono) salvo poi lamentare l'assenza di un vice Lookman (che poteva invece essere lui impiegato nel suo ruolo, dove ha fatto le cose migliori le poche volte che è stato impiegato lì). Ulteriormente, invece di iniziare a muoversi per trovare una soluzione tampone a gennaio (se la cerchi a tre giorni dalla fine del mercato certo che non la trovi, se inizi a tessere le tue tele a novembre/dicembre, magari uno discreto in prestito riesci anche a portarlo a casa, visto com'eravamo messi in classifica e il C.L.), si è scelto di accelerare il recupero e il rientro di Scamacca (e nessuno mi toglierà mai dalla mente che il nuovo infortunio, per quanto diverso, sia figlio di questa forzatura), col risultato che, per paura di averne tre, avremo giocato tutto l'anno con un attaccante centrale (e che Dio ci preservi Retegui da qui a fine campionato).

romy67

In risposta a: Nemesis68

26 Marzo 2025 | 09.43

Dimmi un motivo plausibile xche piccoli doveva accettare di rimanere a fare panchina a bg? Lui è zortea volevano giustamente andare s giocare, scelta azzeccata xche ora piccoli gioca titolare ed ha fatto 7 gol . Neanche a gennaio avrebbe accettato di tornare a bg.

Nemesis68

In risposta a: romy67

26 Marzo 2025 | 11.46

E' una domanda seria? Cioè, ci lamentiamo con la società che non riesce a trattenere i Romero, i Koopmeiners, i Lookman e gli Ederson (tocchiamo ferro) e diamo per ovvio che Piccoli o un qualsiasi canterano possa decidere se restare a Bergamo o andare via e tale decisione non debba essere presa invece dalla società anzitutto nel proprio interesse e non per quello del giocatore? Mi spiace ma non sono d'accordo ... Piccoli (o qualunque canterano, e direi anche gli altri, fatta eccezione per i top player per i quali la società non può competere con le altrui sirene degli ingaggi) deve accettare le priorità dell'Atalanta finchè è sotto contratto (poi ovvio, bisogna ricnoscergli qualcosa, o un incremento di ingaggio o un minutaggio minimo spalmato nelle varie competizioni concordandolo col mister in base alle necessità della squadra), e se fosse rimasto (ovviamente partendo dall'ipotesi che fosse gradito al mister almeno per questo compito) avrebbe giocato, almeno entrando dalla panchina, la gran parte delle partite.

romy67

In risposta a: Nemesis68

26 Marzo 2025 | 12.21

Dai, piccoli e zortea fin quando sono rimasti a bg quanto hanno giocato? Come sono andati via dalla panchina di bg stanno esprimendo il loro valore, non eccelso ma sicuramente in crescendo ed ora giocano con continuità e buoni risultati, a bg in panchina ci stanno solo i cuadrado (fine carriera) soulemana o ragazzi delle giovanili, perfino uno zaniolo "claudicante" ha voluto andare a giocare, ora pure samardzic è sulla stessa strada.....

romy67

In risposta a: romy67

26 Marzo 2025 | 13.53

.....a dimenticavo, non sono certo io che si lamenta della società xche non riesce a trattenere lookman, kopmainers ecc ecc....anche xche ai giocatori frega zero (a parte rare eccezioni) delle società d'appartenenza,  loro sono professionisti e puntano a guadagnare di più, l'esempio di piccoli è calzante, se rimaneva a fare spezzoni guadagnava ancora 700 mila euro,ora sta facendo un discreto campionato con continuità e con 7 gol all'attivo, può decisamente puntare ad un raddoppio d'ingaggio. A loro giustamente interessa questo, e trattenere un giocatore controvoglia è controproducente.  Tutto ruota intorno all'euro. 

Nemesis68

In risposta a: romy67

26 Marzo 2025 | 15.10

Anzitutto io ho parlato di Piccoli e non di Zortea, la cui situazione era diversa (per un motivo o per l'altro, in questi anni l'Atalanta si è trovata sempre ad avere in rosa tre/quattro esterni destri, mentre PIccoli sarebbe stato l'unica alternativa al centravanti titolare).

Secondariamente, visto che in panchina almeno sette giocatori ci devono stare, se vuoi stare ad alti livelli non puoi avere delle comparse o giovani della U23, ma giocatori di livello almeno discreto, e se è difficile tenere in panchina gente come Zaniolo o Samardzic (che per ragioni di palmares, di ingaggio, caratteriali o mediatiche, alla lunga risultano controproducenti in quella veste), giocatori come Piccoli sarebbero invece proprio i profili ideali. Altra questione è se mi dici che poi si rivalutano maggiormente facendo bene altrove potendo giocare con continuità e all'Atalanta interessa più guadagnarci poi dalla loro rivendita, ma nell'ottica del risultato sportivo della squadra, credo proprio che dovrebbe essere prioritario guardare all'interesse della squadra piuttosto che alle aspirazioni dei Piccoli di turno.

ROMAGNANEROBLU

In risposta a: lucanember

25 Marzo 2025 | 17.53

Quindi stai dicendo che abbiamo uomini mercato incapaci di trovare anche in prestito una soluzione in un mercato mondiale?

Barbie
25 Marzo 2025 | 10.38

non sono d' accordo che tutti gli Italiani tifino le Italiane per il giochino del ranking, non è vero e sarebbe anche stupido che uno cambi il suo pensiero solo per il ranking.

chi se ne strafo...frega del ranking

chi tifava contro, continua a tifare contro,...e giustamente.,almeno per me vale così.

e non li/mi  definirei Hater,ma semplicemente fanno il loro mestiere di tifosi.

se tifo A,tifo A e basta tutti gli altri dalla B alla Z mi stanno sulle balle

unodibergamo

In risposta a: Barbie

25 Marzo 2025 | 10.54

Noi odiamo tutti - Brigate Gialloblù

Barbie

In risposta a: unodibergamo

25 Marzo 2025 | 11.00

io non so se è delle brigate gialloblù, neroblu,giallo verdi, o rossocrociate,

so che è il mio pensiero,

più che odio tutti,(che un po si è anche quello) ma più corretto direi che  è  ....solo Atalanta....


unodibergamo

In risposta a: Barbie

25 Marzo 2025 | 11.51

Ognuno ha il suo...di striscione o di coro, noi di coro avevamo un bellissimo "an ve caga adoss" che come significato era più o meno equiparabile 

amigosincero

In risposta a: unodibergamo

25 Marzo 2025 | 15.38

Coro splendido. Soprattutto esclusivo nostro. É tanto tempo che non lo sento. Perché?


farabundo

In risposta a: unodibergamo

25 Marzo 2025 | 16.31

mi sembra che c'era anche la variabile.

"le mei asè chen caga det"