Tridente ritrovato
CDK e Ade in gol a Monza, Mateo in versione assistman: Gasperini rispolvera i gioielli
RETEGUI
—Definirlo attaccante è ormai riduttivo. Si era intuito fin dal principio della stagione che Retegui portava dentro di sé germi da giocatore generoso. Non solo colonizzatore dell’area, ma anche dispensatore di buoni consigli e di operosità pure fuori. Andava semmai gestito fisicamente per evitare la spremitura come se finisse in un frantoio ogni volta. Gian Piero Gasperini ha scelto di utilizzarlo in maniera scientifica: una media di 65’ scarsi in campo che hanno fruttato 24 reti finora. Il titolo di capocannoniere della A non gli sfuggirà e con un centro nelle ultime 3 giornate diventerà anche il miglior marcatore in un campionato nella storia del club bergamasco. Ma la sua crescita è avvenuta anche come assistman. I 7 suggerimenti prodotti finora sono un andamento da rifinitore, da centrocampista esterno. Non da un centravanti. Eppure la modernità di Mateo sta proprio in questo, nell’essersi dimostrato un calciatore totale. Applausi dunque alla società che l’estate scorsa decise benissimo - e in fretta - come sostituire Gianluca Scamacca. E di questa crescita ne gode anche il ct Luciano Spalletti che si ritrova un centravanti non solo d’area, ma anche di lotta.
DE KETELAERE
—Di Charles si erano perse le tracce da un po’. Un po’ troppo a essere sinceri. E non parliamo solo dei gol che latitavano in campionato (133 giorni tra la doppietta contro l’Empoli e quella di Monza), ma anche delle sue giocate e delle sue letture. Charles fino a dicembre aveva tenuto un rendimento eccellente. Partendo da destra nel tridente aveva ormai compreso dove e come essere decisivo. Per Gasperini è un leader e quel suo carattere introverso non è mai stato un limite. Anzi, è stata la sua forza. Perché gli ha permesso di restare lucido e propositivo anche durante questi mesi di astinenza. Ha aspettato il momento, ha compreso che qualche panchina lo avrebbe aiutato a ritrovare lo spunto migliore. E mentalmente ha dimostrato di saper stare al passo anche dentro un periodo negativo. Adesso che mancano 270 minuti alla conquista della prossima Champions saranno decisive le sue giocate. Pure i suoi gol. La statistica che lo accompagna da gennaio 2024 è interessante: il belga ha collezionato 4 marcature multiple da quel momento a oggi in campionato. E solo Mateo Retegui e Dusan Vlahovic con 5 hanno fatto meglio. Se ritrova anche il tempo di finalizzare, ecco che CDK torna a essere un fattore determinante.
LOOKMAN
—E infine ecco il funambolo della sinistra. Un altro che inseguiva il gol con impazienza dopo qualche uscita non proprio brillante, come se fosse costipato e tossisse invece che respirare liberamente. L’ultimo lampo era quello di Torino del 9 marzo, contro la Juventus. Sei partite consecutive senza segnare gli sembravano pure un’esagerazione. Quella corsa di domenica pomeriggio con conclusione violenta alla fine gli sarà sembrata una liberazione. Una fuga da un presente inceppato per riaprire i cancelli del futuro prossimo da scrivere. Si è trattato del gol numero 14 in campionato, record personale superato (13 sempre a Bergamo nel 2022-23). L’incentivo ora è quello di non fermarsi, di aumentare questo bottino. Insieme con Marcus Thuram sono terzi nella classifica marcatori del campionato, mentre Moise Kean viaggia tre gradini più su. Impensabile ragionare su un aggancio? Non porsi limiti è una delle strade di Ademola: "Mia madre faceva lavori precari quando ero piccolo e vivevamo in un quartiere disagiato di Londra. Non si è mai lamentata, non ha mai mostrato una debolezza né messo pressione a noi". Domenica sarà la festa della mamma: la Dea giocherà lunedì, la signora apprezzerebbe comunque vedere il figlio segnare anche per lei.(gazzetta.it)
