Trova la differenza - by Brignuca
Con ancora negli occhi i filmati dei nostri tifosi a Manchester e nelle orecchie l'audio di una partita che a livello sonoro ha avuto una sola ed indiscussa tifosera come protagonista, mi imbatto oggi nella notizia riportata da qualche sito online che 5 tifosi laziali sono stati arrestati per rissa e che un altro discretamente corposo numero, è sfilato per le strade di Glasgow facendo il saluto fascista.
La nostra tifoseria si è distinta per goliardate simpatiche (quella che più mi ha colpito è quella di 4 o 5 nostri tifosi che sdraiati su un nastro trasportatore fingono di nuotare come se dovessero attraversare la manica) oltre che per l'elevato numero di decibel raggiunto con i cori all'Ethiad stadium.
Niente da segnalare per l'ordine pubblico (così come dovrebbe essere sempre).
Ad un estremo vedo i tifosi inglesi imbambolati come manichini con la loro squadra che segna 5 pere (ma voi ve lo immaginate cosa potrebbe succedere a San Siro anche segnadole alla Dinamo?), dall'altro i disordini causati dalla obsoleta (e scusatemi incivile) visione ultras risalente a qualche decennio fa.
Noi stiamo nel mezzo, continuano i cori, sono scomparse (al netto di qualche buuu che ci voglio associare o dell'agguato a Firenze del quale non sono noti i contorni ufficiali) le violenze che hanno contraddistinto anche le nostre fasce più calde.
Tutto questo nonostante le provocazioni sul campo e fuori, non voglio rivangare il pregresso ma solo a guardare la finale di coppa Italia mi ribole il sangue sia per il caso VAR che per il trattamento di qualche centinaio di tifosi fatti dormire all'addiaccio in una stazione periferica.
Merito di chi ? Sicuramente in primis degli attori (gli ultras) ma non meno della società che oltre a portare risultati che ci fanno stare con la pancia mezza piena (l'altra metà aspettiamo di riempirla con qualcosa di concreto) mi sembra si sia distinta nel polso fermo a stigmatizzare i comportamenti non consoni.
Caro presidente, il suo obbiettivo dichiarato fin da subito era quello di portare allo stadio un modello mediato fra i due sopra citati, tanto calore e tanto ordine, le magliette ai neonati e gli abbonamenti family sono stati indizi di questo trend, purtroppo gli ultimi eventi non sembrano andare in questa direzione. Tariffe cresciute molto che ci han portato ad essere per il prezzo dell'abbonamento in curva, i secondi dopo la Juventus, trasferte europee con un numero di biglietti inferiore a quello che si poteva avere apparentemente per favorire le vendite dei pacchetti della consociata OVET (voglio sperare che la spifferata che ha portato ad annullare i 300 biglietti non sia collegata in alcun modo a questo fattore), non sono segnali che l'attuale "stato dell'arte" della tifoseria sia il target finale.
Nel perdere 5-1 e cantare lo stesso a squarciagola, nel boato ancora più incessante della nord è racchiusa tutta la bellezza del tifare così.
La differenza fra le due versioni del tifo italiota sono evidenti, Presidente non ci traghetti verso un modello inglese senza cuore, la nostra passione si riassume in due fraasi "andiamo all'Atalanta" e "la maglia sudata sempre", ne siamo fieri e ci consideriamo in questo unici.