"Ma tu cosa ci guadagni se vince l’Atalanta?" by Pagno
Più che la frase in sé, è il senso di compassione con cui mi rivolgono quelle parole che mi duole.
Ma col tempo ho imparato a convivere con chi non è titolato a capire, e può sembrar strano, ma un po’ li capisco pure.
La mia risposta è quasi sempre un sospiro condito da un sorriso silenzioso ed amaro, seppur educato.
In fondo, la loro, è una domanda retorica, che non attende una vera risposta.
Sanno benissimo che la nostra passione non ha alcun guadagno in denaro (intendono sempre quello con la domanda formulata).
Anzi, la nostra passione toglie denaro ad eventuali altre passioni o desideri, che spesso restano nel cassetto.
Perché rinunciare all’Atalanta, per noi, sarebbe come rinunciare alla vita di tutti i giorni, impossibile immaginare la sua assenza nel quotidiano.
La risposta, a quella inutile domanda, sta nelle lacrime di ieri di Gasperini, negli abbracci allo stadio tra padre e figlio mai così forti, nella corsa giù dai gradoni dopo un gol, nell’adrenalina prima di ogni partita, nell’insonnia che arriverà con martedì sera, nel groppo in gola che non va via dopo una sconfitta.
Ebbene sì, non ci guadagno niente.
O, semplicemente, CI PERDEREI TUTTO SENZA.
Pagno