10/04/2020 | 18.02
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Tutta la squadra è rimasta a Bergamo

La Serie A prova a pensare ad un futuro senza Coronavirus, in cui riprendere il campionato 2019-20 da dove si è fermato e tentare di programmare una normalità che possa dare un avvenire allo sport nazionale. In attesa di capire le mosse del Governo circa la possibile ripresa degli allenamenti, i venti club di massima serie si stanno muovendo in tre direzioni: quella di una ipotetica ripresa del campionato, tra favorevoli e contrari, quella di un necessario taglio degli ingaggi per la salvaguardia dei conti e infine quella di un rientro programmato degli stranieri che in alcuni casi hanno scelto di rientrare in patria durante questo difficile momento.

Ripresa del campionato - Come detto, la Dea non si è esposta pubblicamente per una parte o per l'altra, ma l'appello degli ultras ha un suo peso sulla bilancia decisionale. È superfluo sottolineare che in questo momento in città le priorità siano altre e il calcio non sia in cima ai pensieri.
Taglio ingaggi - La società, che incasserà soldi importanti grazie alla Champions League, sta pensando a un taglio più basso rispetto ai quattro mesi (o due in caso di ripresa) derivati dall'accordo con la Lega.
Giocatori all'estero - Nessuno degli orobici ha lasciato la città, quindi la ripresa degli allenamenti potrebbe essere organizzata con facilità, una volta superata la crisi sanitaria

fonte tmw.com

By marcodalmen
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