14/10/2024 | 07.27
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Tutte le opzioni di Gasperini per la difesa: l’obiettivo è avere un reparto sempre al top


 Il tecnico della Dea può contare su diverse soluzioni in un reparto che con il rientro di Scalvini garantirà ampie rotazioni mantenendo sempre alto il livello


Una volta terminata la sosta dedicata agli impegni delle Nazionali, per l’Atalanta inizierà un autentico tour de force che vedrà i nerazzurri disputare – tra Serie A e Champions League – ben sette partite nell’arco di venti giorni, ovvero fino al break internazionale di metà novembre.

Il 20 ottobre i nerazzurri faranno visita al Venezia, mentre tre giorni più tardi al Gewiss Stadium arriverà il Celtic per la terza giornata di Champions League. Sabato 26, invece, stesso scenario ma torna il campionato con il Verona da affrontare con il favore del pubblico. Il calendario si fa sempre più fitto di impegni perché il 30 ottobre ci sarà anche il turno infrasettimanale: Dea in campo contro il Monza, ancora una volta in casa.

La sfida con i brianzoli chiude ufficialmente gli impegni di ottobre, mentre le prime uscite ufficiali del mese di novembre saranno di assoluto prestigio: domenica 3 visita al Maradona per affrontare la capolista Napoli, mentre il 6 si vola in Germania per il faccia a faccia di Champions League contro lo Stoccarda.

La parola d’ordine, in questi casi, non può che essere una: rotazioni. Proprio così. Perché Gian Piero Gasperini avrà bisogno di attingere a piene mani da una rosa profonda che offre varie opzioni e soluzioni in ogni zona del campo e, specialmente, per quanto riguarda il pacchetto difensivo.

Poter contare su ampie e regolari alternative può rappresentare un autentico valore aggiunto nel corso di una stagione davvero ricca di appuntamenti e se spostiamo il focus sulle retrovie, appare chiaro come il tecnico atalantino possa fare affidamento su diversi elementi di livello e comprovata affidabilità.

Si parte dalle certezze granitiche che, in questo caso, sono rappresentate da Berat Djimsiti, Sead Kolasinac e Isak Hien, ovvero i tre pilastri sui quali poggia l’organizzazione difensiva dell’Atalanta. In altre parole coloro ai quali Gasperini ha applicato, da parecchio tempo, l’etichetta degli imprescindibili.

A loro conta di aggiungersi presto anche Giorgio Scalvini, il cui recupero dall’infortunio al ginocchio procede piuttosto spedito e il suo rientro non sarà altro che un ulteriore plus, destinato ad alzare – e non di poco – il livello dell’intero reparto. Un pacchetto che a partire da questa stagione contempla anche Odilon Kossounou, prelevato dal Bayer Leverkusen.

L’ivoriano, alle prese con il suo percorso d’apprendistato in maglia nerazzurra, ha dimostrato, seppur in poco tempo, di poter dare una mano importante. Al netto di qualche balbettio di troppo contro il Como, le prove maturate al cospetto di Shakhtar e Bologna hanno fornito segnali più che incoraggianti.

E per rimanere strettamente legati alle tematiche di mercato, chi invece indossa ancora i panni dell’oggetto misterioso è Ben Godfrey, ovvero il primo innesto dell’estate atalantina. L’inglese, arrivato dall’Everton, ha collezionato sin qui solamente una manciata di minuti, 56 per la precisione, distribuiti tra Serie A, Champions e Supercoppa europea. Morale della favola, nelle gerarchie di Gasperini quello che parte un passo indietro è proprio lui.

Le soluzioni per la difesa dell’Atalanta versione 2024/25, però, non finiscono qui, al netto delle condizioni di Rafael Toloi, altro leader carismatico di questa squadra, ma chiamato a fronteggiare diverse problematiche di natura fisica: Gasperini ha fatto spesso e volentieri ricorso alla carta Marten De Roon, la cui capacità di mantenere alto il rendimento anche quando è chiamato ad abbassarsi sulla linea difensiva non fa ormai più notizia. Una variabile tattica sostenibile anche grazie all’inserimento di Pasalic a centrocampo proprio al posto dell’olandese. Le alternative, insomma, non mancano. Sfruttarle a dovere diventa di fatto una necessità.

fonte bergamonews.it

By marcodalmen
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