01/02/2017 | 15.50
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Tutto fuorchè un miracolo

BellinazzoLo dice Marco Bellinazzo de "Il sole-24 ore", uno dei massimi esperti in economia applicata al calcio. E ci spiega perchè la crescita dell'Atalanta è tutto tranne che causale. E non è finita...


Come allevare baby calciatori in una struttura di livello, farli esordire in Serie A, rivenderli e con il ricavato comparsi lo stadio , ristrutturarlo e farlo diventare un impianto, moderno, al passo con i tempi. Ecco, in brutale sintesi, il “miracolo” dell’Atalanta della famiglia Percassi. Che naturalmente di miracoloso ha ben poco essendo frutto di lungimiranza, programmazione e sapere fare impresa calcistica.

Il fulcro di questo percorso virtuoso è il centro sportivo di Zingonia, che idealmente abbraccia la rete degli osservatori che setacciano il territorio e dei servizi creati per rendere efficiente la gestione del vivaio e più semplice la vita delle promesse atalantine (incluso quello di traporto da e per la sede degli allenamenti). Il Centro Bortolotti di recente ha sfornato talenti come Gagliardini, Caldara, Kessiè, Conti, solo per citarne alcuni, e ragazzi del ’99 come Alessandro Bastoni, Emmanuel Latte Lath e Giuseppe Melegoni già proiettati nel calcio dei grandi.

La casa dell'Atalanta, un gioiello invidiato dalla maggior parte dei club italiani, è oggetto peraltro di lavori di ammodernamento, con la realizzazione tra le altre cose di un nuovo campo sintetico e di tribune coperte. M al centro sportivo di proprietà, la società atalantina si appresta ad aggiungere un impianto di qualità. Lo stadio Azzurri d’Italia è già stato ristrutturato parzialmente con interventi costati 3,5 milioni di euro. L’Atalanta si è occupata della Tribuna Centrale (finanziando i lavori con circa 2,2-2,4 milioni) mentre in Comune di Bergamo si è fatto carico dell’impianto di illuminazione e delle nuove postazioni riservate ai disabili.

L’affitto stagionale, che con la presenza in B dell’altra squadra locale, l’Albinoleffe veniva diviso al 50%, è di 440mila euro. Ma ora appunto l’Atalanta intende rilevarlo. Il bando per la vendita è pronto, con una base d’asta di 7 milioni e 836 mila euro. Una volta acquisita la proprietà la famiglia Percassi intende ristrutturarlo profondamente, trasformandolo in uno stadio all’inglese, rettangolare. Si dovrebbe procedere prima con il rifacimento della Curva Nord, che sarà avvicinata al terreno di gioco e senza più barriere. L’anno dopo sarà la volta della Curva Sud. L’impianto sarà arricchito da un Atalanta Store, bar, ristoranti e un museo sulla storia del club. I lavori potrebbero terminare nel 2020. Per il cantiere occorrerà uno stanziamento di 40/50 milioni.

Dove reperirli? Le cessioni a gennaio di Caldara alla Juventus e Gagliardini all’Inter porteranno nelle casse bergamasche questa cifra. E in estate sono attesi altri soldi e altre plusvalenze della stessa entità deriveranno dalla vendita di Kessiè e degli altri prodotti di un settore giovanile che annovera oltre trecento calciatori, per un totale di oltre 100 milioni. Dietro i campioni in rampa di lancio ci sono già a premere per l’esordio fior di talenti impiegati nella Primavera, nell’Under 17 o nell’Under 15 che portano sul petto gli scudetti di Campioni d’Italia.


goal.com

By staff
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