Un anniversario particolare: fratelli coltelli
Lo ricordiamo, lo sapranno già in tanti ma lo ricordiamo lo stesso.
Il "Bergamasca" nel nome della società, oltre che identificare il club col territorio, è più che altro, il nome scelto dai padri fondatori della società che nata come "Atalanta di Ginnastica e Scherma" si fuse il 4 aprile 1920, esattamente 105 anni fa con la Bergamasca, l'altra squadra cittadina.
La federazione all'epoca decise che due squadre a Bergamo erano troppe ed i dirigenti delle due squadre dell'epoca decisero di effettuare uno spareggio per determinare chi avesse rappresentato la città nei campionati nazionali.
La sfida si giocò a Brescia (!!!) il 5 ottobre 1919 perché a Bergamo si era alla svelta venuti alle mani tra le due fazioni e l'Atalanta vinse 2-0 con gol di Moretti e Tirabassi, ottenendo così l'ammissione al campionato di Prima Categoria per la stagione 1919-1920.
Ciò mise alla strette la Bergamasca che fu praticamente costretta a chiudere i battenti. Sei mesi dopo la partita le due società si fusero e, abbandonato il colore bianco comune sulle maglie strisciate dei due club presero il nero dell'Atalanta e l'azzurro della Bergamasca.
Finita qui? macché! I dirigenti della Bergamasca dissero che il nome subordinato nella ragione sociale sarebbe stato confuso con un attribuzione geografica come è poi successo ma d'altro canto loro lo spareggio l'avevano perso e forse un "Bergamasca Atalanta calcio" sarebbe suonato un po' troppo cacofonico.
Le due società si ridivisero per rifondersi mesi dopo.
Altre fonti citano la prima fusione nel febbraio 1920 con una fazione ribelle della Bergamasca che tirò avanti da sola sino al 1923.
Insomma, comportamento turbolento e battagliero tra le due fazioni. Tipico dell'epoca e alla bergamasca, noblesse oblige, of course...
