18/12/2017 | 16.15
0

Un cronista laziale: "Perchè mi piace la trasferta di Bergamo". Da leggere

Alessandro Zappulla (in foto)
Radiosei Roma

Ogni volta che vado a Bergamo torno a casa con qualcosa di positivo. Al di là della difficoltà a raggiungere la città da Roma perchè l'aereo diretto non c'e' piu' e mi tocca scendere a Milano e poi andare a Bergamo in taxi.

Al di là dei soliti luoghi comuni tra romani e bergamaschi trovo la città decisamente bella e accogliente. Bergamo mi piace molto cosi' divisa in due tra la parte antica e quella moderna. La vista da Bergamo Alta è spettacolare e io che giro i campi d'Italia trovo curioso e bello prendere la funicolare, cosa che non mi capita in nessun altro posto tra le citta' del campionato di A.

La gente comune è ospitale e appena sente il mio accento cosi' diverso si informa, vuol sapere e ci chiede spesso cosa ne pensiamo della città, sono palesemente orgogliosi. Quando si tocca l'ambiente calcistico rimangono un po' sulla loro ma non ho quell'impressione di forte acredine che trovo in altre piazze, come ad esempio Firenze.

Lo stadio poi è spettacolare: un catino pieno da poco piu' di 20000 persone che pero' fanno casino per 50000 e sostengono la propria squadra con un calore incredibile. L'ambiente è "cattivo" ma solo sportivamente parlando e l'ufficio stampa dell'Atalanta puntualmente ottimo.

La partita di ieri, poi, è stata decisamente bella. L'Atalanta a tratti correva e scambiava che sembrava il Real Madrid e io mi guardavo in giro perplesso. Perplesso di come si parli sempre troppo poco di Gasperini in favore di altri mister che occupano panchine piu' importanti. Anche se la partita di Bergamo è storicamente complicata per noi, ben prima del suo avvento alla Dea.

Con tutto ciò ogni volta vado via da Bergamo serbando un buon ricordo della città e dell'ambiente

 

By staff
0 commenti