Un fuoco d'artificio chiamato Gasp
Un fuoco d’artificio chiamato Gasp.
Saranno stati i concomitanti eventi della presenza del partner societario americano, aggiunta alla vibrante prestazione della squadra contro i Campioni d’Italia, fatto sta che l’intervento televisivo di Gasperini è coinciso con una girandola esplosiva che ha esternato le problematiche più scottanti. In avvio confermata la necessità di attaccanti, richiesta praticamente dal suo arrivo e sempre disattesa, ha ammesso di averne piene le scatole e di considerare sognatori tutti coloro che farneticano sulla possibilità di vincere scudetti o di conseguire il passaggio in CL.
Aggiunto di aver dovuto fare di necessità virtù, utilizzando pedine che hanno risolto egregiamente tanti problemi, benchè schierate in posizioni differenti dal loro ruolo, ha rammentato che i deliqui ambiziosi ed ancor più pretenziosi ascoltati, potrebbero indurlo a pensare che l’allineamento con Bergamo va messo in dubbio. Una richiesta perentoria che è stata ribadita e rimanendo inascoltata, lo impegnerà ad ‘arrangiarsi’, ma respingendo con forza tutte le smanie di grandezza che aggiungessero beffe ai danni subiti, anche nel recente passato, non aggiudicandoci l’ingresso in Europa.
Ha snocciolato, manifestando sconcerto e delusione, per il fatto che tante squadre si siano rafforzate mentre noi siamo arrivati a quest’ultima fase del mercato senza considerare e risolvere la penuria di attaccanti.
Avendo seguito, appena qualche attimo prima, il suo collega milanese, ho raffrontato le opinioni rilevando che Pioli è ben felice di avere tutti gli attaccanti che si ritrova e che attende volentieri arrivi ulteriori, per il fatto che, avviandosi il periodo dei doppi incontri settimanali, cambierà anche quattro attaccanti a partita per mantenere elevato il rendimento della squadra.
Ringrazia la società delle tante acquisizioni, ma al tempo stesso sollecita e gradisce l’acquisizione di rinforzi ulteriori. A questo punto credo di aver intuito i dinieghi opposti al nostro mister, forse per il fatto di essere troppo paziente e troppo creativo. E’ assolutamente superfluo spendere per avere punte di valore, quando il Gian Piero è in grado di rimediare ai problemi ‘violentando’ la formazione per ruoli ed ottenendo, comunque risultati di collezionare gli ingressi in Europa che ha conseguito.
Si è in effetti giocato al non chiedere perché non ti ascolto, che, a questo punto viene confutato con energia e con determinazione. Al Milan, malgrado una situazione economica non eccellente, si acquistano pezzi di valore senza problemi, mentre da noi le carenze permangono, seppur con crescenti margini attivi. A completare il contesto si scaglia contro i media, specialmente locali, che non danno il giusto risalto ad una valorizzazione dei nostri ragazzi, immessi, già dall’avvio di campionato, a Genova, in numero di tre.
Un fuoco di fila intenso, seppur concluso dalla convinzione che la Società, saprà accedere ad un futuro crescente, grazie alle aperture che mister Pagliuca non ha mancato di prospettare e che, quanto prima, verranno portate a nostra conoscenza. Dulcis in fundo, Gasp chiude col ringraziare la gente che riempie lo stadio con il massimo entusiasmo e supporto, additando il contrasto con l’ostracismo verso la squadra, che è diventata consuetudine amara dei media, locali in particolare e chi ha orecchi per intendere, intenda.
Questo è l’aggiornamento di quanto il nostro condottiero ha espresso, con precisione e chiarezza, indicando la volontà di voler fare sul serio, stroncando ogni furberia di sorta, sino qui accettate ma ora fuori corso, pena il pensare di togliere il disturbo. Parole pesanti, certo da ritenere e considerare. Ne va il futuro della nostra grande Atalanta e della permanenza di un grande allenatore.
By ReMo
Saranno stati i concomitanti eventi della presenza del partner societario americano, aggiunta alla vibrante prestazione della squadra contro i Campioni d’Italia, fatto sta che l’intervento televisivo di Gasperini è coinciso con una girandola esplosiva che ha esternato le problematiche più scottanti. In avvio confermata la necessità di attaccanti, richiesta praticamente dal suo arrivo e sempre disattesa, ha ammesso di averne piene le scatole e di considerare sognatori tutti coloro che farneticano sulla possibilità di vincere scudetti o di conseguire il passaggio in CL.
Aggiunto di aver dovuto fare di necessità virtù, utilizzando pedine che hanno risolto egregiamente tanti problemi, benchè schierate in posizioni differenti dal loro ruolo, ha rammentato che i deliqui ambiziosi ed ancor più pretenziosi ascoltati, potrebbero indurlo a pensare che l’allineamento con Bergamo va messo in dubbio. Una richiesta perentoria che è stata ribadita e rimanendo inascoltata, lo impegnerà ad ‘arrangiarsi’, ma respingendo con forza tutte le smanie di grandezza che aggiungessero beffe ai danni subiti, anche nel recente passato, non aggiudicandoci l’ingresso in Europa.
Ha snocciolato, manifestando sconcerto e delusione, per il fatto che tante squadre si siano rafforzate mentre noi siamo arrivati a quest’ultima fase del mercato senza considerare e risolvere la penuria di attaccanti.
Avendo seguito, appena qualche attimo prima, il suo collega milanese, ho raffrontato le opinioni rilevando che Pioli è ben felice di avere tutti gli attaccanti che si ritrova e che attende volentieri arrivi ulteriori, per il fatto che, avviandosi il periodo dei doppi incontri settimanali, cambierà anche quattro attaccanti a partita per mantenere elevato il rendimento della squadra.
Ringrazia la società delle tante acquisizioni, ma al tempo stesso sollecita e gradisce l’acquisizione di rinforzi ulteriori. A questo punto credo di aver intuito i dinieghi opposti al nostro mister, forse per il fatto di essere troppo paziente e troppo creativo. E’ assolutamente superfluo spendere per avere punte di valore, quando il Gian Piero è in grado di rimediare ai problemi ‘violentando’ la formazione per ruoli ed ottenendo, comunque risultati di collezionare gli ingressi in Europa che ha conseguito.
Si è in effetti giocato al non chiedere perché non ti ascolto, che, a questo punto viene confutato con energia e con determinazione. Al Milan, malgrado una situazione economica non eccellente, si acquistano pezzi di valore senza problemi, mentre da noi le carenze permangono, seppur con crescenti margini attivi. A completare il contesto si scaglia contro i media, specialmente locali, che non danno il giusto risalto ad una valorizzazione dei nostri ragazzi, immessi, già dall’avvio di campionato, a Genova, in numero di tre.
Un fuoco di fila intenso, seppur concluso dalla convinzione che la Società, saprà accedere ad un futuro crescente, grazie alle aperture che mister Pagliuca non ha mancato di prospettare e che, quanto prima, verranno portate a nostra conoscenza. Dulcis in fundo, Gasp chiude col ringraziare la gente che riempie lo stadio con il massimo entusiasmo e supporto, additando il contrasto con l’ostracismo verso la squadra, che è diventata consuetudine amara dei media, locali in particolare e chi ha orecchi per intendere, intenda.
Questo è l’aggiornamento di quanto il nostro condottiero ha espresso, con precisione e chiarezza, indicando la volontà di voler fare sul serio, stroncando ogni furberia di sorta, sino qui accettate ma ora fuori corso, pena il pensare di togliere il disturbo. Parole pesanti, certo da ritenere e considerare. Ne va il futuro della nostra grande Atalanta e della permanenza di un grande allenatore.
By ReMo
By sigo