Un grappino per dimenticare
In questi giorni stiamo seguendo molto la trattativa che potrebbe portare (e alcuni dicono sia solo questione di ore) il giovane Jankto all'Atalanta, un prospetto molto interessante per il quale si erano mosse anche squadre piu' "importanti" della nostra.
E proprio per questo motivo, leggendo numerosi commenti della tifoseria udinese in Rete, balza subito all'occhio il senso di perplessità, quasi di frustrazione, dei tifosi delle Zebrette al pensiero che uno dei loro miglior giocatori si possa ridurre a giocare nell'Atalanta.
La sensazione, leggendoli, è che siano ancora convinti di avere una squadra che lotta per la Champions League (come'e' successo piu' volte e nemmeno molto tempo fa) e che la nostra sia una di quelle squadre abitudinarie della parte destra della classifica, e nemmeno tra le prime di questa.
La cosa è particolarmente convinta e ripetuta:
- "dove pensa di andare Jankto?"
- "tanto valeva rimanesse da noi"
- "poi se è troppo buono per l'Atalanta ci resta pochissimo"
- "voleva andare in Premier, si e' ridotto ad andare a Bergamo"
e via di questo passo...
Spiace dover leggere questo ad opera della gente friulana, popolo molto simile al nostro, senza tanti fronzoli e grilli per la testa, umile e sgobbone, schietto e sincero. Sara' segno dei tempi che non riescano a riconoscere l'attuale nostra superiorita' manageriale e sportiva?
Bruno Pizzul ama ricordare che, tempo fa, erano soliti trovarsi loro, i grandi furlans del calcio (lui, Zoff, Bearzot, Capello, Giacomini, Delneri) per un grappino in compagnia. Ecco, ci spiacerebbe venire a sapere che l'alcol sia poi tracimato dalle loro parti...
Calep