un paio di curiosità sul' Apollon Limassol
Il dominio di Cipro sul ranking UEFA
Che ci crediate o no, in questa stagione l’unico a paese ad aver guadagnato meno dell’Inghilterra in termini di ranking UEFA è Cipro: 0.250 punti più dell’Italia, 0.650 più della Spagna, 1.917 più della Francia, addirittura 3.822 più della Germania. E questo nonostante la piccola isola mediterranea sia rappresentata nelle coppe europee solo da due squadre, l’APOEL (in Champions League) e l’Apollon Limassol.
Cipro vive da anni uno dei conflitti interetnici più dimenticati e assurdi della storia. Il paese è spaccato tra la sua parte sud-ovest del paese a maggioranza greca, che rappresenta l’intera isola nell’Unione Europea, nella zona euro e per l’appunto nella UEFA, e la sua parte nord-est a maggioranza turca, riconosciuta solo dalla Turchia e in cui l’unico modo che i club hanno per ottenere un qualche prestigio è comprare Emmanuel Eboué. Sì, Emmanuel Eboué è stato acquistato da un club di Cipro Nord, il Türk Ocagı Limasol.
L’Apollon Limassol ricade quindi nella parte greca e questa considerazione d’altra parte è ineludibile anche solo facendo maggiore attenzione allo stemma, che ha Apollo che tiene una cetra in mezzo a due foglie d’alloro e il tipico carattere finto antica Grecia che ormai pensavo venisse utilizzato solo per le marche di yogurt e i ristoranti.
Tra i tifosi dell’Apollon spunta anche uno strano striscione in italiano, forse rubato ai tifosi del Pescara in una sanguinosa trasferta in Italia.
Apollo è il dio del sole, della poesia e della musica, e credo che sia rimasto disgustato dal fatto che la sua immagine potesse essere utilizzata in una partita che mancava drammaticamente di tutti e tre questi elementi. L’atmosfera era grigia e silenziosa, e al massimo sarebbe stato possibile comporre una poesia futurista piena di onomatopee del sibilo dei palloni che Rooney scagliava da distanze sempre più improbabili verso la porta difesa da Bruno Vale, mentre il resto dei suoi compagni aspettava la palla sui piedi.
Una delle poche trame interessanti della partita è stata proprio la sfida personale tra Rooney e Héctor Yuste, enorme centrale spagnolo finito chissà attraverso che strada a Cipro dopo una carriera passata tra Cartagena, Las Palas, Salamanca, Granada, Cadiz, Racing Santander, Hércules e Mallorca.
Héctor, come recita la maglia, è un centrale di difesa lento e macchinoso, ma molto forte nelle palle aeree e con un buon senso dell’anticipo. La sua partita è stata più che dignitosa, costringendo Rooney ad allontanarsi dalla porta avversaria e a prendere palla in zone di campo sempre più remote, almeno fino a quando non ha deciso di rendere l’attacco dell’Everton finalmente pericoloso.
Chiuso vicino la linea del fallo laterale dal pressing di Sandro, Héctor al 21esimo del primo tempo è tornato dal portiere, ma ha sbagliato talmente tanto la misura del retropassaggio che ha servito Rooney da solo davanti alla riga di porta. La cosa abbastanza umiliante per l’attacco dell’Everton è che anche senza Rooney quella palla sarebbe probabilmente entrata in porta lo stesso.
Ma la vita, come si dice, ti dà sempre una seconda possibilità. Dopo una partita in cui l’Apollon era riuscita a regalare all’Everton anche il gol del raddoppio, con un rimpallo grottesco sulla trequarti che aveva mandato in porta Vlasic, a Héctor è capitata sulla nuca la palla del 2-2, su un bel cross dalla trequarti su palla inattiva di Adrian Sardinero (altro spagnolo del Limassol e quasi sicuramente il giocatore dal nome più bello dell’intera Europa League).
Héctor che ringrazia la vita, dopo aver colto la seconda possibilità.
Con il gol del 2-2, l’Apollon Limassol ha conquistato il secondo posto nel gruppo E e ha fatto guadagnare a Cipro un altro prezioso punticino per il ranking UEFA, che per i paesi che non sono Inghilterra, Spagna, Italia o Germania vale ancora qualcosa. Il prossimo 19 ottobre, a Reggio Emilia, si giocherà Atalanta-Limassol: sono riposte nella squadra di Gasperini tutte le nostre speranze di superare Cipro nella rincorsa all’Inghilterra per la testa della classifica del ranking UEFA per la stagione 2017-2018.
Chi sa solo di Europa League, non sa niente di Europa League
Diceva Agostino d’Ipponia che “il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina”. Questa frase, per quanto nel tempo si sia trasformata in un vuoto aforisma da turisti, calza a pennello con quella che è la competizione migliore tra quelle che non prevedono il licenziamento di Carlo Ancelotti. L’Europa League è infatti un mondo, e quelli che si fermano alle partite leggono solo una pagina. Per allargare i vostri orizzonti oggi vogliamo sottoporvi ad un semplice quiz. Di seguito trovate dei nomi abbinati ad una squadra presente in Europa League, e voi dovrete scegliere se si tratta di un piatto tipico della città o di un giocatore della squadra.
P.s: potete ovviamente controllare su Google, ma questo andrebbe contro lo spirito stesso dell’Europa League (non sono sicuro ne abbia uno, dovrei controllare, comunque avete capito).
- Lakror – Skënderbeu
- Il lakror è la versione albanese del borek turco. Generalmente si riferisce a tutti quei piatti formati da della pasta simile alla sfoglia “flaky” e ripieni di vari ingredienti. Nella città di Coriza – sede dello Skënderbeu – viene spesso preparato nella sua versione con un ripieno di pomodori e cipolla, cucinato sulla brace e venduto in strada.
- Afrim Lakror è un centrocampista offensivo di 27 anni, cresciuto nel Tirana, squadra con la quale ha debuttato nel campionato albanese nel 2010. Il 1º luglio 2017 viene acquistato a titolo definitivo dallo Skënderbeu, con cui firma un contratto annuale con scadenza il 30 giugno 2018. Il suo account instagram è privato, mentre la moglie ha studiato a Boston.
- Janíček – Fc Fastav Zlín
- Tomáš Janíček è un difensore centrale ceco, attualmente in forza al FC Fastav Zlín. Fuori dalla Repubblica Ceca ha giocato nel FC Nitra in Slovacchia. Alto 185 centimetri è molto forte nel gioco aereo, ma poco mobile. Dopo aver indossato il numero 5 per tanti anni, da quando è arrivato al Fastev indossa il numero 13.
- Gli Janíček sono salsicce tipiche della Moravia, prodotte a partire da una miscuglio di carne bovina, suina e da altri condimenti. Dal peso compreso fra 65 e 85 g e con un diametro compreso fra 4 e 4,6 cm e una lunghezza media fra gli 8 e i 9 cm. Il prodotto ha un caratteristico e gradevole sapore di affumicato che viene accentuato dalle spezie utilizzate.
- Tarator – PFK Ludogorec 1945
- Vladislav Tartor è un portiere esperto in forza al Ludogorets dal Gennaio 2013. In carriera ha giocato ben 30 partite di qualificazione alla Champions League oltre ad avere 19 presenze nella nazionale bulgara. Ha militato in un’altra conoscenza di questa Europa League, lo Sheriff Tiraspol. Ha parato un rigore a Cristiano Ronaldo.
- La Tarator è una zuppa fredda ipocalorica a base di yogurt e cetrioli. Tipica della cucina bulgara, soprattutto della zona di Razgrad,si prepara tritando finemente aglio, noci e aneto, mentre il cetriolo viene grattugiato. Infine si unisce al composto lo yogurt (lo yogurt bulgaro è molto buono) con acqua e olio d’oliva. Perfetta per l’estate.
- Mukiibi – Östersunds Fotbollsklubb
- Ronald Mukiibi è un calciatore svedese di origini ugandesi. Milita nell’Östersund dal Marzo del 2015. In quell’anno ha contribuito al ritorno della squadra nella massima serie svedese. Alto 187 centimetri, il suo account Instagram è privato.
A Mukiibi è stato proposto di partecipare alla Coppa d’Africa 2017 con la maglia dell’Uganda, ma ha rifiutato la convocazione. - Il Mukiibi è un tortino a base di patate, cipolle, un pesce che si avvicina alle nostre acchigue sott’aceto, pangrattato e panna. Pare che questo piatto semplice e saporito venne creato agli inizi del ‘900 in onore di un cantante lirico svedese appassionato di cibo. È un classico delle tavole svedesi durante le festività natalizie.
Risposte:
1) A; il giocatore si chiama in realtà Afrim Taku.
2) A; le salsicce si chiamano Špekáčky.
3) B; il portiere si chiama Vladislav Stoyanov.
4) A; il tortino di patate e acciughe si chiama Janssons frestelse.
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