24/08/2024 | 13.35
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Una leggenda granata parla di Bellanova e dei casini del Toro

Chi è Claudio Sala? Al tifoso viene subito in mente un Toro vincente, come non è più esistito. Con quella maglia il "Poeta del gol" ha fatto tutto: è stato soprattutto uno dei simboli supremi del tricolore del '76, ma anche un ottimo tecnico del settore giovanile. La cessione di Raoul Bellanova, inevitabilmente, ha scosso la sua anima granata. Claudio Sala, anche lei come qualsiasi tifoso del Toro è caduto dalla sedia sentendo della cessione di Bellanova? «Sì, è stato un vero fulmine a ciel sereno. Quest’anno noi dell’associazione degli ex giocatori stavamo valutando di premiarlo col “Pallone Granata”, che l’anno scorso venne consegnato a Buongiorno. Dovremo trovare un altro candidato. Mi dispiace molto, perché è un giocatore che nella passata stagione ha fatto la differenza. Ci ha fatto vedere grandi cose».

Prima Buongiorno, adesso Bellanova. Si può davvero ripartire dalle stesse ambizioni o è pura utopia? «Bisognerebbe che Cairo, per una volta, prima comprasse e poi vendesse. Io i tifosi li capisco: se cedi un giocatore come Bellanova, tu il sostituto lo devi trovare prima, non all’ultimo secondo. E serve un elemento di pari livello o almeno che potenzialmente sia equiparabile all’acquisto di Bellanova dello scorso anno. Pedersen è da scoprire, ma una cosa è certa: oggi parlare di Europa farebbe sorridere chiunque. L’occasione grande per andarci è stata gettata al vento nell’ultimo campionato».

E i tifosi? Che reazione si aspetta? «Li posso capire, perché un nuovo allenatore come Vanoli va sostenuto sul mercato. Non bisogna metterlo nelle condizioni di sbagliare o di avere alibi. Invece così il rischio che si corre è di complicare la vita a un tecnico che aveva dei piani e che se li è trovati stravolti dalla mattina alla sera. Mi aspetto una contestazione,ovviamente. Quando vedi certi pilastri partire, la gente si arrabbia: succede dappertutto o comunque nelle piazze passionali come Torino».

La gente deve aspettarsi un campionato difficile? «No, non emetterei sentenze adesso. Nel 1976 il mio Toro vinse un campionato in cui non era favorito, la stagione successiva lo perse da favorito. Non darei troppo credito al calcio d’agosto e in generale all’umore estivo. Certo, la cessione di Bellanova ridimensiona tante cose che avevo pensato sul Toro, soprattutto dopo la prestazione di San Siro. Non sarà facile ripartire, anche perché la piazza è sicuramente molto arrabbiata».

Come si ripresenta Cairo al cospetto della tifoseria dopo due cessioni così? «Bisognerebbe chiederlo a lui. Penso che chiunque si aspettasse la cessione di Buongiorno: non è stata una sorpresa, per questo forse è stato meno... lacerante attutire il colpo. Quella di Bellanova, invece, è una partenza che ha un sapore incredibilmente amaro perché è successo tutto troppo in fretta. Una botta dopo l’altra, insomma. Per i tifosi non è semplice ricominciare, anche perché stiamo parlando della cessione di due elementi davvero forti. Quest’anno Bellanova poteva crescere ancora a Torino, invece come al solito si rinforza l’Atalanta, maestra nella gestione del mercato. Ma il problema ancora più grande è un altro».

Ce lo spieghi. «Il Toro fa una fatica incredibile a scoprire giocatori che poi diventino dei campioni. Penso a quando il Napoli ha preso Kvaratskhelia per una decina di milioni: oggi vale sette volte tanto. Va via Bellanova: e il valore del sostituto? Contro l’Atalanta come si presenta domenica il Toro? Perché fatichiamo a scoprire talenti in giro per il mondo? Bellanova non è stato pagato poco la scorsa estate, non era un giocatore sconosciuto».

Da chi può ripartire questo Toro così indebolito? «Da Zapata, da lui sì. Ormai è il faro della squadra, il punto di riferimento. Con lui si può dormire tranquilli, quando il pallone arriva in area. Certo, bisognerebbe costruirgli un gruppo all’altezza del suo valore. Speriamo che i soldi incassati dalla cessione di Bellanova servano per qualche colpo da qui a fine mercato: volendo, c’è ancora qualche giorno davanti per sorprendere in positivo i tifosi».

Tuttosport.com


By staff
14 commenti
lupodelnord
24 Agosto 2024 | 21.51

Claudio Sala,Pulici,Graziani,Pecci,Castellini , Radice in panchina,chi non ha amato quella squadra ?

claudiocaniggia
24 Agosto 2024 | 21.40

...penso che chiunque si aspettasse la cessione di Buongiorno..

Ma che bigol aveva il cuore toro solo con noi ?? L'an  dopo ghe pio negot ???

stevesteve
24 Agosto 2024 | 20.59

Grande Claudio Sala e grande quel Toro… Sala Pecci Graziani Zaccarelli Pulici e tutto il resto di un altro mondo 

Atalantapunk
24 Agosto 2024 | 16.08

Anche a noi non piacque quando si presero Zappacosta e Baselli per 2 noccioline, ridimensionando i nostri obiettivi... almeno a 'sto giro loro hanno preso un bel gruzzoletto.

Alex7
24 Agosto 2024 | 14.17

Se il Toro non ha centrato l'Europa con Zapata, Buongiorno e Bellanova la scorsa stagione, forse il problema non è solo Cairo. Un buon gruppo c'era ma sono finiti a metà classifica come accade da tanto tempo. Capisco il rammarico ma è evidente che al Toro, come dice bene l'ex calciatore intervistato, manca un progetto alle spalle. Scouting, Primavera, acquisti mirati etc. Non sono certo una squadra debole, domenica ci sarà da sudare parecchio. Ma pare sia difficile che vada la metà classifica.

Alex7

In risposta a: Alex7

24 Agosto 2024 | 14.17

oltre

A tutto Gasp
24 Agosto 2024 | 14.11

Alcune considerazioni a braccio: Claudio Sala gran bel giocatore in un Toro che aveva in squadra giocatori come Pecci, Pulici, Graziani, Zaccarelli, Patrizio Sala ecc ecc - Duvan ancora fortissimo, ma il prossimo aprile sono 34...- Posso capire il disappunto per Bellanova ma 25 mio non sono noccioline, sta al Toro farli fruttare bene... 

TREINEROBLU
24 Agosto 2024 | 14.07

Claudio Sala appartiene ad una categoria rarissima di persone, quelle con la schiena dritta.

libero
24 Agosto 2024 | 14.03

Ci attende un clima caldissimo domani 

SubbuteoGroup

In risposta a: libero

24 Agosto 2024 | 14.21

Ma si anche a Lecce clima infuocato e poi...tutti zitti.

A Torino non fanno mai il pienone.

Quanto a Sala, una leggenda.

L'anno scorso feci due parole con Zaccarelli. Altra leggenda vivente.

madonna

In risposta a: libero

24 Agosto 2024 | 14.27

Domani entrare in casa Toro, prendere i 3 punti sul tavolo e andare via senza fiatare

Marcutio
24 Agosto 2024 | 13.56

Ok parla di ricostruire da Zapata.... da noi "esubero"... 

claudiocaniggia

In risposta a: Marcutio

24 Agosto 2024 | 21.41

E questo ci fa capire cosa siamo diventati...

Pablo79
24 Agosto 2024 | 13.50
Gran giocatore questo