Una panchina da rubare
Ho appena finito di leggere due altre aggiunte odierne alla sarabanda di mister che dovrebbero sostituire il nostro mitico Gasp alla guida della Dea: Italiano del Bologna e Runjaic dell'Udinese.
Sono due ottimi allenatori, assolutamente niente da dire
Proprio oggi un quotidiano sportivo dedica una pagina intera all'"idea Motta" che sarebbe sorta a Zingonia.
Stamattina Ranieri ci ha sollevato dal pensiero di vedere il Gasp a Trigoria.
Anni in rete mi hanno insegnato che quando il soggetto è interessante e l'esito incerto la stampa in genere ci si butta a pesce. Vale soprattutto per lo sport e la cronaca nera.
Nel nostro piccolo, e molto piu' prosaicamente, mi affido agli amici che hanno a che fare direttamente con Gasperini, come il mitico Beppuccio.
Primo perche' e' una notizia di primissima mano e non passa attraverso mille "inoltri" come i post Whatsapp dove qualcuno lancia una bomba e dopo 3 o 4 passaggi gia' non si capisce piu' chi e' l'autore
Secondo perche Beppe e' persona affidabilissima, sveglio e perspicace. Per chi non lo sapesse faceva parte delle prime Brigate Neroazzurre e se c'e' uno che mangia pane e Atalanta tutti i giorni, beh, e' lui
Terzo, least but not last, è quello che si intravede dalle espressioni del Mister e da quel poco che lascia trapelare parlando.
Perche' sara' lunatico e burbero finche' volete ma quando parla di Atalanta e del nostro ambiente (citta', provincia, gente e quant'altro) ha, come si dice, la "lacrima in tasca", segno di grande affetto.
Come potrebbe non essersi affezionato a noi? arrivato nel 2016 per condurci ad una salvezza tranquilla ci ha portato a vette che nemmeno con la Play Station avremmo mai sognato. Poi non dimentichiamoci la pandemia che a livello emozionale, dalle nostre parti, è stata un "carico" psicologico non indifferente che porta condivisione e partecipazione particolarmente forte con l'ambiente nel quale vivi.
Ecco perche' mi piacerebbe che , prima che il Mister decida di far qualcosa, dessimo poco peso a tutto quello che sta uscendo.
Perche' ricorda molto quella fase del gioco del baseball nella quale un attaccante tenta di rubare una base approfittando della distrazione del lanciatore. Un penzolare dalle labbra del prossimo sperando di intravedere spiragli infinitesimali che rivelino la luce e cioe' il futuro del tecnico piu' vincente della storia atalantina.
E persino non escludo che i promotori di tanto interesse siano insospettabili cui fa gioco l'andazzo e che stiano soffiando sul fuoco da dietro qualche paratìa, perche' sul machiavellismo tipico italiano e sulla qualita' media della stampa del nostro paese, ci si potrebbero scrivere volumi.
Vivremo questa situazione per mesi, rendiamoci conto e pazientiamo, è l'unica
Calep
