09/02/2022 | 12.20
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Un’Atalanta da brividi…freddi: l’ora più buia del Gasp - by Albo

La sconfitta interna contro il Cagliari va aldilà di ogni aspettativa, ma nonostante niente sia ancora compromesso (rimaniamo in scia Champions, siamo ancora dentro Europa League e Coppa Italia), qualche brivido freddo sarà sicuramente salito lungo la schiena di tutti noi, compreso al Gasp.

Di fatto lo stesso mister non ha saputo spiegare i motivi di questo crollo psicofisico. O forse non ha voluto, perché oramai sono evidenti da tempo.

Miranchuk e Ilicic out, Zapata che rischia seriamente di finire la stagione, l’involuzione dei soliti Pasalic, Muriel e Malinovsky, l’improvviso calo di concentrazione in difesa, e forse questa supponenza di poter vincere a priori questi generi di partite, non sono casuali, ed è evidente che anche le avversarie lo percepiscono.

Tutto gira storto, qualcosa è iniziato a rompersi, come ormai dicono le malelingue ogni volta che l’Atalanta inciampa, ma forse questa volta qualcosa di preoccupante c’è veramente.

Il fattore Gewiss è una maledizione più che una benedizione (e ovviamente i tifosi non sono la causa, anzi stanno cercando di essere la cura), ma le tre vittorie su 11 partite sono eloquenti.

Insomma, è davvero dura per il Gasp che ora non sa da che parte girarsi e con Fiorentina e Juve alle porte, la situazione si fa più dura, perché in un mese ci si gioca una stagione, e lo si dovrà fare in condizioni precarie.

È sicuramente l’ora più buia per la Dea e per il suo condottiero, e come nell’omonimo film, il nostro Churchill-Gasp dovrà cercare di fare quadrato attorno alla squadra, ma magari con meno discorsi, e più fatti. L’ora più buia, infatti, precede il sorgere del sole.

 

Albo

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