Vanja Vlahović è un bomber vero, uno di quegli attaccanti capaci di segnare in ogni maniera possibile. Di destro, di sinistro, di testa, dai gol al volo o in acrobazia fino ai più semplici ma mai scontati tap-in. Lui è sempre al posto giusto al momento giusto, un uomo d'area in grado di leggere alla perfezione le situazioni offensive. Un gol ogni 84' nella stagione 2022/23, uno ogni 106' in quella appena trascorsa.

Il talento serbo, arrivato a Bergamo nel febbraio 2023 in prestito e poi riscattato a giugno dello stesso anno per soli cinquecentomila euro, è una vera macchina da gol. Ma occhio a considerarlo solo un finalizzatore. Perché lavorando con mister Bosi e mister Modesto, tra Primavera e Under 23, il classe 2004 è migliorato molto anche in fase di costruzione e nell'aiutare la squadra.

Ora è un attaccante molto più completo, in grado di proteggere palla con il fisico per far salire la squadra, ma anche di attaccare la profondità sfruttando la propria velocità e il suo cambio di passo repentino. E spende volentieri anche degli assist, splendidi, come quello servito per Vavassori nella sconfitta contro l'Alcione nella prima giornata di Serie C. La porta, comunque, la sente ancora: nella seconda giornata ha messo a segno una doppietta contro il Novara.

Con uno Zaniolo che, almeno per il momento, non sembra dare garanzie sulla propria tenuta fisica, e con Scamacca destinato a restare ai box ancora a lungo, Vanja Vlahović potrebbe essere l'uomo giusto da utilizzare in alternativa a Retegui, unica prima punta attualmente impiegabile in rosa. E il fatto che Gasperini abbia deciso di escludere Sulemana dalla lista Champions per inserire il giovane bomber, avvalora questa tesi.