25/12/2018 | 13.25
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Var, eliminare i sospetti è semplice: basta guardare il monitor

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In tempi non sospetti, la Gazzetta ha condotto una lunga  battaglia per l’introduzione della moviola in campo. Ora si batte per un utilizzo pieno ed equilibrato della tecnologia. Esattamente quanto è accaduto nella prima stagione della Var, pur con le difficoltà dell’apprendistato, e non si sta ripetendo quest’anno. «Aiuto, mi si è ristretto il protocollo!», s’è giustificato Rizzoli rispedendo la palla nel campo della Fifa. Ma il tiqui taka delle responsabilità e delle sfumature normative è un gioco noiosissimo. Le chiacchiere stanno a zero: se c’è un problema evidente di tutela delle squadre medie e piccole – e c’è – il capo degli arbitri suggerisca sommessamente ai suoi di usarla più spesso e meglio, questa benedetta Var. I fischietti italiani sono tra i migliori al mondo: non serve un nuovo protocollo, serve il vecchio buon senso. E la volontà politica di applicarlo. Non si può più raccontare alla gente che un regolamento – ma solo in qualche caso però, e a insindacabile giudizio di chi lo applica… – impedisce la verifica di un episodio dubbio ai danni della propria squadra. Ne va della credibilità dell’intero sistema. Cambiare registro è urgente. Ma non è difficile. Basta guardare il monitor: una seconda occhiata a quello che succede sul campo non ha mai minacciato il prestigio di nessuno. fonte gazzetta.it
By marcodalmen
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