Vialli: mi sarebbe piaciuto giocare in questa Atalanta
La Gazzetta dello sport nell'edizione odierna offre una lunga intervista a Gianluca Vialli, in essa tratta un po' di tutto e quando si arriva a parlare diAtalanta mostra di aver compreso bene meccanismi e spirito che stanno dietro ai risultati degli ultimi anni.
La prima domanda circa il mondo Atalanta gli chiede quanto gli piaccia questa squadra. La risposta è "da morire" è la squadra in cui avrebbe voluto giocare perché quello sviluppato da Gasperini è il gioco ideale per un attaccante in quanto coinvolgente e che consente di realizzare moltissime reti, si fatica ma ci si diverte un sacco. Il gioco nerazzurro esprime uno spirito che gli piace molto, avventuroso e coraggioso. Il gioco espresso esprime altruismo si vede un gioco di squadra portato avanti con continuità valori che vorrebbe si esprimessero anche in nazionale dove non si vogliono "teste di cavolo" ma giocatori altruisti che dimostrando la fame assicurino continuità.
Tutte queste qualità sono incarnate da ciò che l'Atalanta sta mostrando in questi anni. La società sa quali sono i giocatori di cui ha bisogno e quando va a comprarli non sbaglia. In contemporanea escono dal vivaio talenti di valore assoluto che venduti assicurano i fondi da reinvestire per restare ad alto livello. Il modello dovrebbe essere seguito da molte società.
Gli viene poi rivolta la domanda se Gomez meriti il pallone d'oro. La risposta è che Papu è migliorato nel corso degli anni ed è ora un "giocatore totale", fa qualità e quantità ed è in grado sia di cambiare che di risolvere le partite riuscendo a vincerle. E' fantastico ma i concorrenti al premio sono Messi, Ronaldo, Levandowski Neimar e così diventa difficile, lui lo assegnerebbe al Papu ma si rende conto della forza della concorrenza per cui difficilmente ci può riuscire.
By brignuca