02/01/2023 | 18.00
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"Visto dalle Highlands" - Quale futuro?

Tra poco inizierà il calciomercato invernale e, stante una posizione di classifica che consente ancora di coltivare ambizioni europee ma che, purtroppo, ci vede alle spalle delle solite note (con tanto di scontri diretti persi in casa), la società dovrà decidere se fare "all-in" per rafforzare la squadra e puntare all'Europa (almeno all'EL) oppure accontentarsi di un altro anno di transizione.

Ma più che all'immediato i miei pensieri sono rivolti al futuro: quale progetto ha in mente la società ? Quali sono le reali ambizioni del nuovo assetto societario ? Perché, parliamoci chiaro, nessuno ha finora capito quali idee abbiano in testa gli americani, perché abbiano acquistato la maggioranza del pacchetto azionario di ABC. Ancor prima che uscissero i primi spifferi di una cessione di quote ad un investitore USA, i Percassi (che probabilmente sotto traccia già avevano incaricato un advisor di scandagliare il mercato in cerca di investitori) si dicevano disposti ad accogliere nuovi soci per rafforzare la società e consolidarne il profilo internazionale.

I primi rumors di calciomercato sono molto più marcati su potenziali operazioni in uscita, sia di minor rilievo (Sportiello) che di spessore (Scalvini), mentre in entrata vi sono state sporadiche voci di interesse per profili perlopiù stranieri ma con un comun denominatore: la giovane età. Se questa è la linea, ovverosia quella di puntare calciatori di talento e prospettiva (come fatto con Højlund), mi trova totalmente d'accordo, anche a costo di sacrifici dolorosi.

Il nodo è: COSA FARE CON QUESTI TALENTI ? Costruire, con la dovuta pazienza, un nuovo ciclo "vincente" (considero vincente raggiungere qualificazioni UCL, farsi valere in Europa e conquistare finali sia pur non vinte) oppure fare plusvalenze anche con carattere immediato ? Perché la costruzione di una squadra forte ed affiatata richiede 2-3 anni.

Se, ad esempio, vendi uno SCALVINI dopo la prima stagione da semi-titolare, ancor di più se lo dai ad una delle solite note franchigie italiche, difficilmente potrai aprire un ciclo vincente. Se davvero ora la società ha spalle più larghe, deve trovare il modo di far restare i migliori prospetti almeno per un triennio.

Con la forza di chi, anche in assenza di un immediato ritorno in Europa, ci riprova con ancor maggiore ardore l'anno successivo. Altrimenti saremo destinati a ridimensionarci e rientrare nei ranghi, tornando a fare da serbatoio alle "grandi" che se la vanno a giocare (solitamente male) in Europa.

 

Scozia

By staff
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