Vlahovic, la piantina che cresce
da tmw.com
Dopo Mateo Retegui, Vanja Vlahovic è l'unico centravanti puro in casa Atalanta. L'infortunio di Gianluca Scamacca ha portato i nerazzurri a puntare sull'italoargentino, pagandolo 22 milioni di euro. Non c'è stato però l'ingresso di un altro numero nove tramite il mercato, al netto dell'addio di El Bilal Touré che poteva aprire un'altra porticina. Le voci su Raspadori del penultimo giorno di mercato - forse il giocatore giusto perché capace di coprire tutti i ruoli d'attacco - sono rimaste sulla carta, così Vlahovic ha incominciato a fare la spola dall'Under alla prima squadra.
Forse anche perché, contro la Triestina in C, è arrivata la sua prima tripletta tra i professionisti. Più in generale c'è stato un miglioramento evidente nelle ultime settimane, sembrando sempre più capace di essere un fattore sia in zona gol che per quanto concerne la manovra. Il serbo è entrato negli ultimi minuti della sfida contro il Como, guadagnandosi il rigore del definitivo 2-3, poi trasformato da Lookman. Può essere quindi un qualcosa di più di un giovane aggiunto alla prima squadra?
Vent'anni, già sei gol in C in questa stagione fra campionato e Coppa, ventiquattro nella scorsa annata equamente divisa fra l'Under 23 e la Primavera. Non sarà forse al livello dei Kulusevski e dei Diallo, però Vlahovic si candida a essere una delle prossime sorprese di quest'annata. Anche con un cognome decisamente scomodo.