01/10/2021 | 23.23
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Vuoti allo stadio: figli di scelte sbagliate? - dal bollettino "Atalanta, fubal e dintorni"

Un po' tutti abbiamo preso consapevolezza in queste settimane che, in concomitanza delle partite casalinghe dell’Atalanta, in rarissimi casi i posti disponibili siano andati esauriti in prevendita riservata agli abbonati. Su una base di circa 16mila abbonati, erano circa 8mila i posti disponibili (logica del 50%): che si tratti di partite di Champions piuttosto che di campionato non c’è mai stato il sold-out.
La domanda che un po' tutti si stanno facendo è cosa stia succedendo. Dal nostro punto di vista non c’è una sola motivazione dietro a questo fenomeno, ma sicuramente la pandemia ha lasciato dei segni importanti anche nelle scelte che i tifosi fanno.
Diciotto mesi senza partite in diretta allo stadio hanno fatto abituare qualcuno a vedersi la partita dalla tv di casa piuttosto che dal bar in paese. Di fronte a questo e di fronte comunque alle limitazioni in atto, la società Atalanta (ma anche le altre crediamo, perché il fenomeno è abbastanza diffuso) avrebbe dovuto investire per facilitare il più possibile il ritorno degli Atalantini allo stadio.
La sensazione invece è che le scelte adottate non siano esattamente quanto di meglio si potesse fare. Per esempio, la scelta di affidare la vendita completamente al “digitale” decidendo di non riattivare la rete delle ricevitorie sparse sul territorio è penalizzante per tantissime persone.
Le logiche di prelazione con tempistiche molto ristrette e nessuna “protezione” del posto ha di fatto scatenato una sorta di battaglia tra Atalantini per accaparrarsi i biglietti anche in settori diversi da quelli del proprio abbonamento. Questo fenomeno è acuito dalla politica di prezzi adottata dalla società.
La nuova tribuna Rinascimento infatti è diventata un settore elitario, con biglietti dal costo proibitivo per la stragrande maggioranza dei possessori di vecchio abbonamento di UBI. Che infatti provano a “migrare” in Nord, sottraendo (passateci il termine) il posto agli abbonati della Nord.
In generale i prezzi proposti anche negli altri settori sono di molto superiori rispetto al costo medio del biglietto che un abbonato alla stagione 2019/2020 si era garantito. A questi prezzi aggiungiamoci le commissioni di 1,59€ che di devono pagare per l’acquisto di ogni biglietto.
In sintesi, siamo di fronte ad una serie di problematiche di varia natura ma che potremmo provare a riassumere in tre punti principali:

1. Psicologico: tornare al “live” dopo una pandemia e dopo essersi abituati a vedere le partite in tv
2. Complessità di acquisto: il mondo è digitale ma la ricevitoria è sotto casa
3. Prezzi: troppo alti e diversi da quelli che l’abbonamento assicurava come prezzo medio

Vogliamo credere che il management della nostra Atalanta non viva su Marte e si renda conto che per frenare questa apparente disaffezione ci sia da mettere mano a quanto sopra, possibilmente in modo rapido.

 

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Gewiss Stadium tribuna Rinascimento - Terzo Tempo Sport Magazine
By staff
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