Scamacca, Zalewski e Scalvini nel postpartita
SCAMACCA
«Nel primo tempo abbiamo fatto fatica, il Pisa ha giocato bene e ci ha messo in difficoltà. Ci abbiamo provato, ma si vedeva che avevamo bisogno di tempo per trovare ritmo e misure. Nel secondo tempo siamo rientrati con un atteggiamento diverso, abbiamo aumentato l’intensità e secondo me meritavamo anche di vincere».
«Il gol dopo 455 giorni è stato un’emozione forte. Ho lavorato tanto per arrivare a questo momento, ho passato mesi difficili ma ogni allenamento era fatto per tornare in campo, segnare e aiutare la squadra. Un po’ di rammarico per il pareggio rimane, però la prestazione è stata buona e da qui dobbiamo ripartire».
«Io non penso a dire che questo sarà il mio anno. Voglio solo dare il massimo, essere la miglior versione di me stesso e fare in modo che sia l’anno dell’Atalanta. Se aiuto la squadra, anche le soddisfazioni personali arriveranno da sole».
«Questo gol mi dà tanta energia, ma resto con i piedi per terra. Voglio continuare a crescere e fare gol importanti. L’attesa è stata lunga, ora il mio obiettivo è non fermarmi più».
"Siamo partiti con difficoltà perché il Pisa ha messo molta intensità. Non penso che abbiamo sofferto troppo, ma all’inizio non riuscivamo a giocare come volevamo. Nel secondo tempo invece ci siamo liberati, abbiamo fatto girare meglio la palla e creato più occasioni: da lì dobbiamo ripartire.
È vero, nel primo tempo eravamo un po’ bloccati, ma il gruppo è unito e con esperienza. Il mister ha portato idee nuove e serve tempo per assimilarle, però lo spirito c’è.
Fisicamente sto bene, ho lavorato tanto dopo l’infortunio. Sono contento anche per Gianluca: tornare al gol dopo tanto tempo è un premio per lui e un aiuto per tutti. L’anno scorso non è stato facile, ma non abbiamo mai smesso di crederci.
La Nazionale è un sogno, ma ora penso solo all’Atalanta: se faccio bene qui, arriverà anche l’azzurro.
Mi manca ancora la rete, spesso ci vado vicino ma non basta. Devo migliorare sotto porta, continuare a provarci e prima o poi arriverà.
Mi sento un giocatore in crescita, con responsabilità sempre maggiori: voglio dare il mio contributo alla Dea e crescere anche in ottica futura."