Zamagna premiato a Riccione
Lunedì mattina al Palazzo del Turismo di Riccione, l’assessore allo Sport Simone Imola ha consegnato il riconoscimento di “Ambasciatore di Riccione nel mondo” a Gabriele Zamagna, dirigente sportivo dell’Atalanta. L’attestato è un omaggio e un riconoscimento che l’amministrazione comunale e la città hanno rivolto al dirigente sportivo riccionese in occasione del prestigioso risultato raggiunto dall’Atalanta con la conquista della coppa Europa League lo scorso maggio.
Riminese di nascita e di formazione calcistica e riccionese d’adozione da quarant’anni, da quando sposò la moglie Letizia, Zamagna è dal 2010 dirigente sportivo dell’Atalanta. “È con grande orgoglio e soddisfazione, a nome dell’amministrazione comunale e della città di Riccione, consegnare questo riconoscimento a un testimone d’eccezione, un grande uomo di sport che la nostra città ha l’onore di vantare fra i propri cittadini, uno sportivo dall’immensa passione e dall’incredibile umiltà” ha dichiarato l’assessore allo Sport, Simone Imola.
Zamagna vanta una lunghissima esperienza nel mondo del calcio da giocatore prima, nel ruolo di difensore, ad allenatore e responsabile del settore giovanile fino a vestire il ruolo di direttore sportivo. Con l’Atalanta collabora da quattordici anni, un percorso professionale lungo e proficuo, sempre al fianco della famiglia Percassi, proprietaria del club, e della società con la quale esiste ormai uno stretto legame di identificazione con i colori della squadra di Bergamo.
La carriera di Gabriele Zamagna prende il via nel club della sua città natale, Rimini, fino al 1985 quando passa al Livorno in serie C1, poi al Parma, in serie B, al Messina, al Viareggio e poi di nuovo in Romagna. La carriera di Zamagna come tecnico, invece, comincia a San Marino per poi continuare nel settore giovanile del Bologna per tre stagioni, dal 1999 al 2002. Dal 2002 al 2006 è responsabile del settore giovanile del Parma, prima di diventare il direttore sportivo della società. Poi Rimini e infine, nel giugno del 2010, l’approdo all’Atalanta.
“Sono onorato e felice di ricevere questo riconoscimento inaspettato e molto gradito da parte della città in cui da quasi quarant’anni vivo con mia moglie e la mia famiglia”, ha detto Zamagna che ha ritirato il riconoscimento insieme alla moglie Letizia, alla figlia Valentina, al genero Filippo e al nipotino Edoardo.
Gabriele Zamagna si è intrattenuto a parlare della sua Atalanta, dell’impegno nella crescita costante come prima squadra e come settore giovanile. Proprio ai giovani è rivolta la sua attenzione, che oggi lo porta in giro per tutta l’Europa e nel mondo alla scoperta di nuovi talenti: “Un grande club non può prescindere dall’avere e curare un vivaio di giovani che possa creare giocatori attraverso un giusto approccio formativo, educativo e agonistico nella formazione delle nuove generazioni”.
newsrimini.it
Riminese di nascita e di formazione calcistica e riccionese d’adozione da quarant’anni, da quando sposò la moglie Letizia, Zamagna è dal 2010 dirigente sportivo dell’Atalanta. “È con grande orgoglio e soddisfazione, a nome dell’amministrazione comunale e della città di Riccione, consegnare questo riconoscimento a un testimone d’eccezione, un grande uomo di sport che la nostra città ha l’onore di vantare fra i propri cittadini, uno sportivo dall’immensa passione e dall’incredibile umiltà” ha dichiarato l’assessore allo Sport, Simone Imola.
Zamagna vanta una lunghissima esperienza nel mondo del calcio da giocatore prima, nel ruolo di difensore, ad allenatore e responsabile del settore giovanile fino a vestire il ruolo di direttore sportivo. Con l’Atalanta collabora da quattordici anni, un percorso professionale lungo e proficuo, sempre al fianco della famiglia Percassi, proprietaria del club, e della società con la quale esiste ormai uno stretto legame di identificazione con i colori della squadra di Bergamo.
La carriera di Gabriele Zamagna prende il via nel club della sua città natale, Rimini, fino al 1985 quando passa al Livorno in serie C1, poi al Parma, in serie B, al Messina, al Viareggio e poi di nuovo in Romagna. La carriera di Zamagna come tecnico, invece, comincia a San Marino per poi continuare nel settore giovanile del Bologna per tre stagioni, dal 1999 al 2002. Dal 2002 al 2006 è responsabile del settore giovanile del Parma, prima di diventare il direttore sportivo della società. Poi Rimini e infine, nel giugno del 2010, l’approdo all’Atalanta.
“Sono onorato e felice di ricevere questo riconoscimento inaspettato e molto gradito da parte della città in cui da quasi quarant’anni vivo con mia moglie e la mia famiglia”, ha detto Zamagna che ha ritirato il riconoscimento insieme alla moglie Letizia, alla figlia Valentina, al genero Filippo e al nipotino Edoardo.
Gabriele Zamagna si è intrattenuto a parlare della sua Atalanta, dell’impegno nella crescita costante come prima squadra e come settore giovanile. Proprio ai giovani è rivolta la sua attenzione, che oggi lo porta in giro per tutta l’Europa e nel mondo alla scoperta di nuovi talenti: “Un grande club non può prescindere dall’avere e curare un vivaio di giovani che possa creare giocatori attraverso un giusto approccio formativo, educativo e agonistico nella formazione delle nuove generazioni”.
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