Zanetti in conferenza stampa: 'Sono in trincea con la mia squadra. Formazione? Cambierò qualcosa'
Intervenuto in conferenza all’antivigilia di Atalanta–Verona, nona gara di questo campionato, mister Paolo Zanetti ha presentato il match ai microfoni della sala stampa di via Olanda.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal tecnico gialloblù.
IL MOMENTO. «Sono l’allenatore, ho l’onore di esserlo quando le cose vanno bene, ma anche quando non vanno. Questo mestiere ha oneri o onori. Difenderò sempre questa squadra a spada tratta, sono in trincea con loro. Dobbiamo migliorare errori che ci hanno fatto passare una serata negativa con il Monza. Non dobbiamo perdere la fiducia, nel complesso abbiamo fatto ottime cose, vuol dire che stiamo seguendo un percorso, ma dobbiamo perdere per meriti degli altri, non per demeriti nostri».
FORMAZIONE. «Bisogna fare delle valutazioni perché martedì avremo un’altra partita fondamentale. L’Atalanta non ha aggettivi per quanto è forte, con un allenatore che ha fatto la storia. Tutti i giocatori sono importanti e dovranno sfruttare le occasioni come hanno fatto Belahyane, Ghilardi e Lambourde. Io non sono amico di nessuno, ma sono sempre al loro fianco. E sono sempre pronto a rivisitare in base a cosa dice il campo. Abbiamo dei giocatori che hanno leggermente sottoperformato anche perché arrivavano dalle partite con le nazionali. Giocare ancora martedì diventa difficile, non possiamo chiedere di far giocare 6 partite in pochi giorni. Cambierò qualcosa, ma non parlerei di turnover».
TROPPI GOL SUBITI. «Andiamo in cerca di una grande prestazione dal punto di vista caratteriale e di coesione. Sarebbe importante accantonare qualche gol subito di troppo. La squadra subisce in media, ma le ingenuità vanno a mettere in dubbio la struttura. Gli errori cerchiamo di metterli da parte, arrivando alla partita con la testa giusta».
SINGOLI. «Serdar non è al 100% dal punto di vista fisico, ma può raggiungerlo giocando. Non ha 90 minuti nelle gambe, ma già da Bergamo può tornare il giocatore fondamentale che è per noi. Kastanos è un giocatore importante per noi, ha dimostrato di saper cambiare le partite in corso. Faraoni? Sono più dispiaciuto che arrabbiato per lui. Resto coerente, meritava dei minuti, poi ha fatto un errore come hanno fatto altri. Sono sicuro che reagirà. Questa squadra ha bisogno di stare insieme tanto e non avere troppa pressione da parte mia. Non abbiamo quasi mai sbagliato l’atteggiamento, serve trasformare i nostri pregi in certezze. L’unica via è lavorare a testa bassa».
PAREGGITE AL CONTRARIO. «Ci piacerebbe pareggiare, però al netto meglio vincere. I pari arriveranno per forza, non è un punto su cui sono concentrato. Preferisco che si provi a vincere anche rischiando qualcosa».
L’AVVERSARIO. «Non c’è un modo specifico per limitare Retegui. L’Atalanta è una squadra molto dinamica per merito del suo allenatore, che per me è il numero uno. Servirà limitare la coralità di un lavoro che va avanti da tanti anni, noi invece siamo all’inizio».
fonte calciohellas.com
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal tecnico gialloblù.
IL MOMENTO. «Sono l’allenatore, ho l’onore di esserlo quando le cose vanno bene, ma anche quando non vanno. Questo mestiere ha oneri o onori. Difenderò sempre questa squadra a spada tratta, sono in trincea con loro. Dobbiamo migliorare errori che ci hanno fatto passare una serata negativa con il Monza. Non dobbiamo perdere la fiducia, nel complesso abbiamo fatto ottime cose, vuol dire che stiamo seguendo un percorso, ma dobbiamo perdere per meriti degli altri, non per demeriti nostri».
FORMAZIONE. «Bisogna fare delle valutazioni perché martedì avremo un’altra partita fondamentale. L’Atalanta non ha aggettivi per quanto è forte, con un allenatore che ha fatto la storia. Tutti i giocatori sono importanti e dovranno sfruttare le occasioni come hanno fatto Belahyane, Ghilardi e Lambourde. Io non sono amico di nessuno, ma sono sempre al loro fianco. E sono sempre pronto a rivisitare in base a cosa dice il campo. Abbiamo dei giocatori che hanno leggermente sottoperformato anche perché arrivavano dalle partite con le nazionali. Giocare ancora martedì diventa difficile, non possiamo chiedere di far giocare 6 partite in pochi giorni. Cambierò qualcosa, ma non parlerei di turnover».
TROPPI GOL SUBITI. «Andiamo in cerca di una grande prestazione dal punto di vista caratteriale e di coesione. Sarebbe importante accantonare qualche gol subito di troppo. La squadra subisce in media, ma le ingenuità vanno a mettere in dubbio la struttura. Gli errori cerchiamo di metterli da parte, arrivando alla partita con la testa giusta».
SINGOLI. «Serdar non è al 100% dal punto di vista fisico, ma può raggiungerlo giocando. Non ha 90 minuti nelle gambe, ma già da Bergamo può tornare il giocatore fondamentale che è per noi. Kastanos è un giocatore importante per noi, ha dimostrato di saper cambiare le partite in corso. Faraoni? Sono più dispiaciuto che arrabbiato per lui. Resto coerente, meritava dei minuti, poi ha fatto un errore come hanno fatto altri. Sono sicuro che reagirà. Questa squadra ha bisogno di stare insieme tanto e non avere troppa pressione da parte mia. Non abbiamo quasi mai sbagliato l’atteggiamento, serve trasformare i nostri pregi in certezze. L’unica via è lavorare a testa bassa».
PAREGGITE AL CONTRARIO. «Ci piacerebbe pareggiare, però al netto meglio vincere. I pari arriveranno per forza, non è un punto su cui sono concentrato. Preferisco che si provi a vincere anche rischiando qualcosa».
L’AVVERSARIO. «Non c’è un modo specifico per limitare Retegui. L’Atalanta è una squadra molto dinamica per merito del suo allenatore, che per me è il numero uno. Servirà limitare la coralità di un lavoro che va avanti da tanti anni, noi invece siamo all’inizio».
fonte calciohellas.com
By marcodalmen