23/12/2018 | 20.45
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Zauri: "martedi' sara' partita molto fisica"

Risultati immagini per luciano zauriLuciano Zauri, ex giocatore tra le tante della Lazio ma anche dell’Atalanta, è attualmente l’allenatore della primavera del Pescara

“Sto allenando la primavera del Pescara ed abbiamo fatto un grandissimo girone di andata, siamo secondi ad un punto dalla prima. Ho iniziato con la Beretti poi ho fatto il collaboratore di Oddo e mi è servito molto ma avevo l’ambizione di allenare da solo. Mi sono sentito col presidente Sebastiani, il quale mi ha dato questa opportunità e adesso sono felicissimo di quest’esperienza”.

Mercoledi si gioca Atalanta-Juventus, che partita ti aspetti di vedere?

“Sarò allo stadio visto che i miei genitori abitano a Bergamo e mi aspetto sicuramente una bella partita. L’Atalanta sta disputando un gran campionato e giocare nel suo stadio non è mai facile anche se la Juve è un rullo compressore. Sarà una partita fisica, maschia e certamente piacevole da seguire”.

Dove può arrivare l’Atalanta di Gasperini?

“Secondo me l’Atalanta può puntare all’Europa, obiettivo che aveva raggiunto nella passata stagione. Purtroppo quest’anno è stata eliminata immeritatamente dal Copenaghen nei preliminari, è una squadra completa perchè ricca di giovani interessati ma anche ottimi giocatori d’esperienza”.

Sei cresciuto ed hai trascorso almeno cinque stagioni da protagonista con la maglia dell’Atalanta, che ricordi hai dell’esperienza in nerazzurro?

“Senza l’Atalanta non avrei fatto la carriera che sono riuscito a vivere. E’ una straordinaria società che fa crescere i giovani che riescono ad arrivare fino alla nazionale. Chi conosce Bergamo e la realtà di Zingonia non può che non parlarne bene”.

Ti ricordi di una sfida contro la Juve anche con una maglia diversa? Se si, quale?

“Ne ricordo tre: una con l’Atalanta in un posticipo vinto 2 a 1 grazie alle reti di Lorenzi e Ventola, poi le due in finale di Coppa Italia con la Lazio nel 2004 quando conquistato questo importante trofeo”.

L’allenatore a cui sei più affezionato che ti ispira nel tuo lavoro quotidiano?

“Ce sono sicuramente tanti e tutti importanti: Vavassori e Prandelli a Bergamo che mi hanno accompagnato nella Primavera e nell’esordio con la prima squadra; Mancini, Delneri, Delio Rossi sono tanti gli allenatori che mi hanno insegnato tanto imparando un po’ da tutti anche da quelli che magari non mi convincevano perchè in quei momenti ho capito cosa vive un giocatore che magari non condivide al 100% le convinzioni del tecnico”.

Progetti per il futuro?
“Voglio sicuramente continuare a fare l’allenatore, sperando di arrivare ad una squadra di “grandi”, non so quanto tempo ci vorrà ma questo è il mio obiettivo”.

juvenews.eu

By staff
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