Mateo Retegui aspettava solo di essere scoperto
Da rivistaundici.com
Soltanto due anni fa, il miglior attaccante della Serie A giocava in una squadra argentina impegnata nella lotta per la salvezza.
A metà febbraio lo possiamo dire, ci siamo abituati a Mateo Retegui capocannoniere della Serie A, a Mateo Retegui attaccante da 20 gol in 22 partite di campionato, a Mateo Retegui che segna quattro doppiette, una tripletta e addirittura un poker, quello di domenica scorsa contro il Verona. Per altro i quattro gol realizzati in 56 minuti sono un record, almeno per quanto riguarda la storia dell’Atalanta. In questo momento Retegui sembra poter segnare come vuole: calciando da lontano, anticipando il difensore sul primo o sul secondo palo, scappando dietro la linea o sfruttando il gioco aereo. Dopo i nove gol del 2023/24, ci aspettavamo crescesse all’Atalanta e con Gasperini, ma forse più per la capacità dell’allenatore di mettere in ritmo i suoi attaccanti che per la fiducia nelle sue qualità. In fondo, a pensarci bene, non conosciamo Retegui da tantissimo: è in Italia da poco più di un anno e mezzo, da quando il Genoa, nell’estate 2023, ha creduto all’intuizione di Roberto Mancini e ha investito 15 milioni di euro per comprarlo dal Tigre. Sì, Roberto Mancini: è stato l’ex commissario tecnico della Nazionale a scoprire Mateo Retegui.