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Tre mele d’oro parte 3/3 (ovvero: cosa vuole l’Atalanta e cosa Gasperini?)

(questo articolo in tre puntate è stato redatto con il contributo fondamentale di Francesco64 di Berghemschwizz)
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Antefatto

La relazione tra Gasperini e la società ha sempre viaggiato su un equilibrio sottile, per un motivo o per l’altro, sin dai primi mesi. Ma quella delle ultime settimane sembra un'escalation inedita. Al negativo. 

L'episodio del rigore fallito da Lookman nella partita di ritorno contro il Club Brugge ha innescato una serie di reazioni. Il mister, nel post-partita, ha espresso il suo disappunto in un modo che ha sorpreso tutti:

"Lookman non doveva calciare quel rigore, è uno dei peggiori rigoristi che abbia mai visto. Anche in allenamento ha una percentuale di realizzazione davvero bassa.”

Queste parole hanno scosso l'ambiente con una certa forza. Ma Gasperini, come è nel personaggio, non si è fermato lì. Quattro giorni dopo, il 22 febbraio, alla vigilia della partita contro l'Empoli, ha dichiarato:

"Non ci saranno ulteriori rinnovi del mio contratto, a fine stagione vedremo se portarlo a scadenza (2026) oppure interrompere".

Mentre pochi giorni prima, il 28 gennaio, prima del match di Champions League contro il Barcellona, aveva sottolineato l'importanza di investire nella prima squadra rispetto ad altre infrastrutture:

"Migliorare la squadra è più importante di tutto, lo stadio, il centro sportivo, l'Under 23, ma non può essere una contrapposizione".

Non risultano repliche dirette della società a queste dichiarazioni. Tuttavia, il 23 febbraio, sempre a margine della partita con l'Empoli, Luca Percassi ha dichiarato (con un tono piuttosto secco)

"Se la sua volontà è quella di non rinnovare, ce ne faremo una ragione. Ora siamo concentrati sulla stagione".

E il 25 febbraio, in un'intervista alla Gazzetta, il co-presidente Stephen Pagliuca ha commentato il caso-Lookman dichiarando

"Abbiamo un grande allenatore, molto passionale, che ha commesso un errore parlando di un singolo. Abbiamo una policy all'Atalanta, coi Percassi, che se le cose vanno male, la colpa ce la prendiamo noi, guardiamo a noi stessi, a come fare meglio."

Pagliuca ha definito la reazione di Gasperini come

"emotiva, infelice, un errore che è andato contro la nostra policy e una cosa di cui non andiamo orgogliosi",

pur ribadendo la stima nei confronti dell'allenatore.

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PARTE TERZA (la parte prima a QUESTO link, la parte seconda a QUESTO)

Il destino della Dea

Come la leggiamo questa situazione, dato che il futuro non lo conosce nessuno? Beh, rifacciamoci al passato. Perché Atalanta non è solo il nome della squadra. È anche il nome di una figura mitologica. Atalanta non era una dea, ma una creatura umana, figlia di un re che l’abbandonò nei boschi perché desiderava un figlio maschio. Allevata da orsi e ninfe, divenne forte, agile  e veloce come il vento nella corsa. Fu l’unica donna a partecipare alla spedizione della nave Argo, alla ricerca del vello d’oro.
Quando, dopo mille avventure, tornò a casa, il padre le ordinò di sposarsi. Ma lei pose una condizione: si sposerà solo con chi la batterà in una sfida di corsa. Chi la sfiderà e la batterà l’avrà in sposa, ma chi perderà, verrà messo a morte.
Molti provarono e tutti fallirono. Finché arrivò Melanione. Con l’aiuto di Afrodite lanciò tre mele d’oro lungo il percorso. Atalanta rallentò per raccoglierle. E perse.

E sembra sempre che anche la nostra Dea, la nostra Atalanta moderna, rallenti la sua corsa di fronte alle mele d’oro che trova sul suo percorso. I sessanta milioni di Koopmeiners l’ultima.

Gasperini invece no. Lui corre. Lui vuole vincere. Gasperini sembra l’eroe di un film americano. Quello che gioca contro il destino, contro il male e contro il mondo intero. Quello che mentre guardi il film ti trovi a dire: “no, dai, fermati… sei già arrivato fin lì, hai abbastanza, non rischiare…”, ma lui testardo e incosciente va avanti e sovverte tutte le logiche per arrivare a una cosa che ha in mente soltanto lui.

Come finirà? Il destino è inesorabile, oppure l’eroe lo sovvertirà?

Una delle interpretazioni del mito di Atalanta è che sia lei a decidere di perdere l’ultima corsa, perché appena Melanione si presenta, lei si innamora a prima vista. E come può farlo una donna, decide di perdere la corsa, fermandosi a raccogliere le mele d’oro e verificando con un amorevole sguardo che Melanione prenda tutto il vantaggio necessario. Perdere la corsa per  vincere la vita.
Voglio credere che la nostra Atalanta sia inesorabilmente innamorata; che il suo Melanione si chiami Gian Piero Gasperini e che stavolta, alla fine della corsa, non ci sia un velo nuziale ma uno scudetto.

By staff
12 commenti
Alex7
28 Marzo 2025 | 09.53

Io dico solo una cosa. L'Atalanta stava disputando la sua miglior stagione di sempre fino a dicembre. Poi non mi sento di imputare molto alla società per il mercato di gennaio. Gli infortuni di Scamacca, Scalvini e Kossonou hanno impoverito sensibilmente la rosa per la seconda parte della stagione. Quando la squadra aveva più bisogno di ricambi, tre pedine forti sono venute a mancare. Fino a dicembre la rosa era bastata, poi purtroppo ben tre giocatori che sarebbero stati o titolari o parte delle rotazioni sono venuti meno. Per me a gennaio tre giocatori del genere non li sostituisci. Per questo motivo le parole del Gasp sulla società, sempre comunque difficili da interpretare, mi hanno un po' spiazzato. Se l'Inter ha fuori Thuram, gioca Arnautovic. Noi con fuori Retegui dobbiamo rivoluzionare il sistema di gioco. Però ripeto, l'Inter non ha avuto infortuni seri, noi sì purtroppo. 

Barbie
28 Marzo 2025 | 09.04

speriamo non finisca come nella storiella Greca.

ci si ferma sempre ad un certo punto a raccontarla.

ad un certo punto Afrodite si incazza, perchè scopre che è stata ingannata ,e perchè queste divinità Greche erano piuttosto permalose e vendicative,

Atalanta e Melanione vengono traformati in Leoni e destinati a trascinare il  suo carro e a non accoppiarsi mai più.

c'è di mezzo Cibele,ma non ricordo più perchè,ma siccome la fontana di Cibele è dove si raduna a festeggiare i suoi trionfi il Real,

la conclusione è...... Gasperini al Real Madrid 


Francesco64

In risposta a: Barbie

28 Marzo 2025 | 09.33

Grande Barbie!! Credo che Afrodite si incazzi perché Stalanta è Melanione che sono innamoratissimi trom**no dappertutto, finché gli capita di farlo anche dentro un tempio ed è allora che per punire la profanazione li trasforma in leoni 

Francesco64

In risposta a: Francesco64

28 Marzo 2025 | 09.33

Il tempio di Cibele (ecco perché c’entra Cibele) 😁😁😁

unodibergamo
28 Marzo 2025 | 08.09

Una delle grandi regole della vita, vale per Atalanta, Melanione, Afrodite, per ól fritàröl di trí póm e per töi noter :


“Quanno sei arrivato in cima poi solo scenne”

[cit. Il Freddo - Romanzo Criminale]

Cavernago69
28 Marzo 2025 | 08.08

E’ di ieri la secca esternazione di Ranieri che dice che Gasperini non è nei loro piani quando da inizio marzo non si parla d’altro in tutte le trasmissioni sportive romane e non. Ora resta l’estero che non sembrava di troppo interesse per Gasperini o la vecchia Juve o addirittura il Genoa di cui non si parla affatto. Milano sponda rossonera non credo. 

Da qui a fine stagione ogni giorno una possibilità come al calciomercato: via al Toto allenatore!!!!

Kaiser
28 Marzo 2025 | 07.31

Il Gasp ha fatto apparire molte mele d oro, e l Atalanta società le ha prese, rifatto lo stadio, migliorato zingonia, e ha preso giocatori buoni...vincendo la coppa uefa..

La società si accontenta della Champions/ Europa,  mentre il.Gasp ambizioso vuole sempre di più...

Quando ci ha preso soffrivamo per i 40 punti e in Europa apparizione anni 89 90...lotta sempre ultimi posti...

Non Smettiamo di crescere...


eligio71
28 Marzo 2025 | 02.13

Terza parte nettamente la migliore. Complimenti.
Adess sota coi fer

dagliStates
27 Marzo 2025 | 23.44

Complimenti agli autori dell'articolo, per avermi riportato ai tempi delle lezioni di epica a scuola. Grazie

lumaca
27 Marzo 2025 | 22.33

Speriamo resti ancora un anno (almeno)!!! Per la gioia di tutti, anche del Gasp.

Nel caso andasse, magari potrebbe restare il Tullio...


firefox78

In risposta a: lumaca

28 Marzo 2025 | 13.12

avrebbe senso restare un anno sapendo che a giugno 2026 se ne andrebbe??? sinceramente, per me, no!! e sarebbe un gran bel rischio!! Quindi o rimane convinto e prolunga il contratto o meglio lasciarsi a fine campionato


libero
27 Marzo 2025 | 21.58

Gasperini vuole rendere possibile l'impossibile e fare sognare noi tifosi. Il resto.... aria fritta