Capello sulla Gazza valuta la Dea prossima ventura
"Dopo nove anni si e' chiuso un ciclo storico, che ha segnato profondamente l’identità tattica e mentale della Dea. Al suo posto arriva Ivan Juric, tecnico spesso definito “allievo” del Gasp, per affinità di idee e filosofia di gioco. Ma l’eredità lasciata dal tecnico piemontese va ben oltre il piano tattico: riguarda soprattutto il metodo, il carisma e l’impronta data allo spogliatoio."
Juric sarà all’altezza?
La domanda è lecita: Juric avrà la stessa autorevolezza per imporsi in un ambiente così strutturato? Con Gasperini era semplice: chi arrivava a Bergamo doveva adattarsi rapidamente al sistema, altrimenti veniva messo ai margini. È successo anche a giocatori di talento, come Zaniolo. Ma chi riusciva a integrarsi, diventava spesso un calciatore migliore rispetto a quando era sbarcato in nerazzurro.
Ora, con l’arrivo di Juric, cambia il filtro tecnico e mentale: il rischio è che non sia più così immediato individuare chi è adatto o meno al contesto atalantino. Per la dirigenza sarà una sfida in più sul mercato.
I primi “acquisti”? Dall’infermeria
I primi rinforzi, in realtà, arriveranno da chi ha vissuto una stagione a mezzo servizio: Scalvini e Scamacca. Se riusciranno a recuperare pienamente, saranno due pedine fondamentali per la prossima stagione. Entrambi hanno margini di crescita enormi e potrebbero rivelarsi come veri e propri “nuovi acquisti”.
Tenere i big è la priorità
La vera partita però si giocherà sulla conferma dei top player. Lookman ed Ederson sono solo due dei tanti nomi finiti nel mirino di club importanti. Se la società riuscirà a respingere gli assalti esterni, allora non ci sarà bisogno di rivoluzionare la rosa: l’ossatura della squadra è già di alto livello.
Le mosse sul mercato
Detto questo, qualche ritocco mirato servirà. A centrocampo, per esempio, manca un’alternativa credibile a De Roon. Un profilo che corrisponde perfettamente è quello di Matt O’Riley, già seguito nella scorsa estate e oggi al Brighton. Giocatore solido, tecnico, con il giusto mix di qualità e intensità.
In difesa, invece, resta da valutare il riscatto di Kossounou. Ma a cifre elevate, forse si può trovare di meglio sul mercato, senza rinunciare alla qualità."

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