Ultimi commenti

Rudenko
22 Marzo 2020 | 15.24
wigners_friend
22 Marzo 2020 | 16.06

Mah, a saperlo, avremmo dovuto bloccare tutto già a gennaio. Vero che in quel momento si cominciava a temere più apertamente la cosa, ma alla fin fine si è sottovalutato il problema in tutto il mondo, il che non giustifica nessuno, ma è un dato di fatto che, evidentemente, nessuno era in quel momento in grado di rendersene conto davvero (rarissime eccezioni a parte, mi viene in mente solo Burioni che all'epoca venne insultato come allarmista a reti unificate). Solo due giorni dopo col primo caso si è cominciato a prendere sul serio il pericolo, e con gran fatica (ricordate i sorrisi tranquillizzanti di Zingaretti e Sala ma anche, per par condicio, le proteste di Salvini e della Meloni contro le prime misure?). L'amara verità è che dopo decenni (per fortuna!) di benessere e nessuna vera emergenza sanitaria, non potevamo credere che potesse succedere, non qui, non da noi, non nel nostro tempo. Invece la realtà ci ha presentato il conto, lo ha fatto in questo periodo e la scintilla, o una delle scintille, è stata quella partita (c'ero anch'io, per inciso). Fosse successo in un momento diverso sarebbe stata un'altra partita, o il Gran Premio di Monza, o un concerto di Vasco, cambia francamente poco. Queste recriminazioni ricordano quelle del vigile che la mattina dell'11 settembre fermò per un controllo di routine gli attentatori delle Torri Gemelle, comprensibili umanamente ma del tutto irrealistiche (non puoi mica arrestare tutti quelli cui controlli la patente perché potrebbero stare andando a fare un attentato, per altro quando ancora nessuno lo riteneva possibile). A meno che, e mi viene un brivido solo a scriverlo, già allora chi di dovere non sapesse qualcosa in più che noi non sappiamo, e che quindi la sottovalutazione non è stata dovuta soltanto all'inevitabile inesperienza e ingenuità di fronte a un pericolo sconosciuto in Occidente da oltre un secolo (ls Spagnola del 1918). È un'eventualità che, per quanto poco io stimi la nostra classe dirigente, non voglio nemmeno prendere in considerazione...

Rudenko
22 Marzo 2020 | 14.55

Si sta dando a quella partita un'importanza secondo me esagerata. Non è per quello che c'è così tanto contagio da noi!  Dire che la partita in questione è stata l'episodio uno (o zero) del contagio in Lombardia (o solo BG) è una emerita sciocchezza, priva di qualsiasi fondamento logico prima ancora che scientifico!

Infatti i casi di influenza da coronavirus erano già in fase avanzata anche in occasione di quella gara a S. Siro (come si evince da testimonianze lette anche su questo sito, fra le quali quella recente di Cuginus); quindi, stando alle conoscenze della malattia, le occasioni di contagio erano state presenti molto tempo prima della partita, almeno due settimane prima (tempo di incubazione) se non di più.

Inoltre i primi casi di coronavirus in Valencia si sono registrati già a febbraio ( dove il primo morto di polmonite bilaterale da COVID19 è del 13 febbraio)

Certamente quella partita ha rappresentato un'occasione di ulteriore contagio, come ce ne sono state migliaia di altre (al lavoro, a scuola, sui mezzi pubblici)  ma che non giustifica l'eccezionale virulenza e pesantezza nei numeri dell'epidemia bergamasca. Altrimenti nel resto d'Italia e d'Europa, dove le partite col pubblico le hanno disputate fino all'altro ieri, sarebbero messi assolutamente peggio di noi!

A ciò va aggiunto il dato bresciano. Non credo proprio che migliaia di bresciani si siano contagiati alla partita dell'Atalanta! Eppure i dati del contagio in provincia di Brescia sono simili, purtroppo, a quella di Bergamo.

No la cosa è andata molto diversamente ! Sui motivi del terribile contagio in determinate zone della Lombardia ho le mie opinioni abbastanza precise che mi riservo di tacere.

Non posso però tacere un invito ai vari giornali, tv, opinionisti e cosiddetti esperti!. Invece di diffondere sciocchezze assurde che servono solo a confondere le acque, indaghino sulla ragione per la quale il 31 gennaio di quest'anno (quindi in tempi assolutamente non sospetti) sulla Gazzetta ufficiale il governo di Giseppe Conte abbia pubblicato, senza rendere noto il fatto  ad alcun organo medico, scientifico e pubblico, lo "stato di emergenza nazionale" per pandemia da coronavirus della durata di sei mesi, senza che a questa pubblicazione faccesse seguito alcun tipo di provvedimento a favore della salute pubblica!

Cerchino di capire in base a quale informazione sia stato proclamato lo stato di emergenza per coronvirus! E capire per quale ragione solo a fatto ormai conclamato, quando la pandemia è apparsa inarrestabile, siano state proclemete le zone rosse (Codogno e Vo), la zona arancione lombarda e infine presi i primi timidi, blandi provvedimenti in Italia!

A ciò aggiungo un altro fatto inquietante. Stamattina leggo un agenzia russa che riprende un post della China Global Television Network nel quale viene riportato un retroscena sul prof Remuzzi dell'istituto Mario Negri che riporto testuale: "Da dove viene il virus? Lo scienziato dell'Istituto di farmacologia Mario Negri prof. Giuseppe Remuzzi ha suggerito che il coronavirus è apparso in Italia prima dello scoppio in Cina. Ne ha parlato in un'intervista con la National Public Radio (USA). Remuzzi ha sottolineato che già a novembre-dicembre dello scorso anno, i medici hanno ripetutamente menzionato una forma speciale di polmonite, che è particolarmente grave nei pazienti anziani. Questo significa che il virus, in effetti, avrebbe potuto sorgere non in Cina, ma nel nord Italia - in Lombardia."

Ora a parte la conclusione del post, che mi sa di scaricabarile, mi pare ovvio che siamo parecchio fuori strada se continuiamo a pensare alla partita Atalanta Valencia e che le autorità nostre tutte e gli scienziati e virologi che vanno in tivvù farebbeo bene a fare chiarezza su una faccenda che, a mio avviso, nasconde molto, ma molto altro di quanto emerso finora! E che riguarda da vicino la nostra zona!

Quindi non cadiamo nella trappola! Altro che partita Atalanta - Valencia!!!! Chiedianmo che si faccia luce sulle vere cause della pandemia!

A meno che non si voglia utilizzarla per creare la cortina fumogena dietro la quale nascondere i tragici "errori" (se sono solo errori) di un sistema che, nella migliore delle ipotesi, non ha preso in seria considerazione le informazioni che aveva avuto e non ha predisposto per tempo le contromisure necessarie!

Rudenko
22 Marzo 2020 | 14.55

Si sta dando a quella partita un'importanza secondo me esagerata. Non è per quello che c'è così tanto contagio da noi!  Dire che la partita in questione è stata l'episodio uno (o zero) del contagio in Lombardia (o solo BG) è una emerita sciocchezza, priva di qualsiasi fondamento logico prima ancora che scientifico!

Infatti i casi di influenza da coronavirus erano già in fase avanzata anche in occasione di quella gara a S. Siro (come si evince da testimonianze lette anche su questo sito, fra le quali quella recente di Cuginus); quindi, stando alle conoscenze della malattia, le occasioni di contagio erano state presenti molto tempo prima della partita, almeno due settimane prima (tempo di incubazione) se non di più.

Inoltre i primi casi di coronavirus in Valencia si sono registrati già a febbraio ( dove il primo morto di polmonite bilaterale da COVID19 è del 13 febbraio)

Certamente quella partita ha rappresentato un'occasione di ulteriore contagio, come ce ne sono state migliaia di altre (al lavoro, a scuola, sui mezzi pubblici)  ma che non giustifica l'eccezionale virulenza e pesantezza nei numeri dell'epidemia bergamasca. Altrimenti nel resto d'Italia e d'Europa, dove le partite col pubblico le hanno disputate fino all'altro ieri, sarebbero messi assolutamente peggio di noi!

A ciò va aggiunto il dato bresciano. Non credo proprio che migliaia di bresciani si siano contagiati alla partita dell'Atalanta! Eppure i dati del contagio in provincia di Brescia sono simili, purtroppo, a quella di Bergamo.

No la cosa è andata molto diversamente ! Sui motivi del terribile contagio in determinate zone della Lombardia ho le mie opinioni abbastanza precise che mi riservo di tacere.

Non posso però tacere un invito ai vari giornali, tv, opinionisti e cosiddetti esperti!. Invece di diffondere sciocchezze assurde che servono solo a confondere le acque, indaghino sulla ragione per la quale il 31 gennaio di quest'anno (quindi in tempi assolutamente non sospetti) sulla Gazzetta ufficiale il governo di Giseppe Conte abbia pubblicato, senza rendere noto il fatto  ad alcun organo medico, scientifico e pubblico, lo "stato di emergenza nazionale" per pandemia da coronavirus della durata di sei mesi, senza che a questa pubblicazione faccesse seguito alcun tipo di provvedimento a favore della salute pubblica!

Cerchino di capire in base a quale informazione sia stato proclamato lo stato di emergenza per coronvirus! E capire per quale ragione solo a fatto ormai conclamato, quando la pandemia è apparsa inarrestabile, siano state proclemete le zone rosse (Codogno e Vo), la zona arancione lombarda e infine presi i primi timidi, blandi provvedimenti in Italia!

A ciò aggiungo un altro fatto inquietante. Stamattina leggo un agenzia russa che riprende un post della China Global Television Network nel quale viene riportato un retroscena sul prof Remuzzi dell'istituto Mario Negri che riporto testuale: "Da dove viene il virus? Lo scienziato dell'Istituto di farmacologia Mario Negri prof. Giuseppe Remuzzi ha suggerito che il coronavirus è apparso in Italia prima dello scoppio in Cina. Ne ha parlato in un'intervista con la National Public Radio (USA). Remuzzi ha sottolineato che già a novembre-dicembre dello scorso anno, i medici hanno ripetutamente menzionato una forma speciale di polmonite, che è particolarmente grave nei pazienti anziani. Questo significa che il virus, in effetti, avrebbe potuto sorgere non in Cina, ma nel nord Italia - in Lombardia."

Ora a parte la conclusione del post, che mi sa di scaricabarile, mi pare ovvio che siamo parecchio fuori strada se continuiamo a pensare alla partita Atalanta Valencia e che le autorità nostre tutte e gli scienziati e virologi che vanno in tivvù farebbeo bene a fare chiarezza su una faccenda che, a mio avviso, nasconde molto, ma molto altro di quanto emerso finora! E che riguarda da vicino la nostra zona!

Quindi non cadiamo nella trappola! Altro che partita Atalanta - Valencia!!!! Chiedianmo che si faccia luce sulle vere cause della pandemia!

A meno che non si voglia utilizzarla per creare la cortina fumogena dietro la quale nascondere i tragici "errori" (se sono solo errori) di un sistema che, nella migliore delle ipotesi, non ha preso in seria considerazione le informazioni che aveva avuto e non ha predisposto per tempo le contromisure necessarie!

Rudenko
22 Marzo 2020 | 14.55

Si sta dando a quella partita un'importanza secondo me esagerata. Non è per quello che c'è così tanto contagio da noi!  Dire che la partita in questione è stata l'episodio uno (o zero) del contagio in Lombardia (o solo BG) è una emerita sciocchezza, priva di qualsiasi fondamento logico prima ancora che scientifico!

Infatti i casi di influenza da coronavirus erano già in fase avanzata anche in occasione di quella gara a S. Siro (come si evince da testimonianze lette anche su questo sito, fra le quali quella recente di Cuginus); quindi, stando alle conoscenze della malattia, le occasioni di contagio erano state presenti molto tempo prima della partita, almeno due settimane prima (tempo di incubazione) se non di più.

Inoltre i primi casi di coronavirus in Valencia si sono registrati già a febbraio ( dove il primo morto di polmonite bilaterale da COVID19 è del 13 febbraio)

Certamente quella partita ha rappresentato un'occasione di ulteriore contagio, come ce ne sono state migliaia di altre (al lavoro, a scuola, sui mezzi pubblici)  ma che non giustifica l'eccezionale virulenza e pesantezza nei numeri dell'epidemia bergamasca. Altrimenti nel resto d'Italia e d'Europa, dove le partite col pubblico le hanno disputate fino all'altro ieri, sarebbero messi assolutamente peggio di noi!

A ciò va aggiunto il dato bresciano. Non credo proprio che migliaia di bresciani si siano contagiati alla partita dell'Atalanta! Eppure i dati del contagio in provincia di Brescia sono simili, purtroppo, a quella di Bergamo.

No la cosa è andata molto diversamente ! Sui motivi del terribile contagio in determinate zone della Lombardia ho le mie opinioni abbastanza precise che mi riservo di tacere.

Non posso però tacere un invito ai vari giornali, tv, opinionisti e cosiddetti esperti!. Invece di diffondere sciocchezze assurde che servono solo a confondere le acque, indaghino sulla ragione per la quale il 31 gennaio di quest'anno (quindi in tempi assolutamente non sospetti) sulla Gazzetta ufficiale il governo di Giseppe Conte abbia pubblicato, senza rendere noto il fatto  ad alcun organo medico, scientifico e pubblico, lo "stato di emergenza nazionale" per pandemia da coronavirus della durata di sei mesi, senza che a questa pubblicazione faccesse seguito alcun tipo di provvedimento a favore della salute pubblica!

Cerchino di capire in base a quale informazione sia stato proclamato lo stato di emergenza per coronvirus! E capire per quale ragione solo a fatto ormai conclamato, quando la pandemia è apparsa inarrestabile, siano state proclemete le zone rosse (Codogno e Vo), la zona arancione lombarda e infine presi i primi timidi, blandi provvedimenti in Italia!

A ciò aggiungo un altro fatto inquietante. Stamattina leggo un agenzia russa che riprende un post della China Global Television Network nel quale viene riportato un retroscena sul prof Remuzzi dell'istituto Mario Negri che riporto testuale: "Da dove viene il virus? Lo scienziato dell'Istituto di farmacologia Mario Negri prof. Giuseppe Remuzzi ha suggerito che il coronavirus è apparso in Italia prima dello scoppio in Cina. Ne ha parlato in un'intervista con la National Public Radio (USA). Remuzzi ha sottolineato che già a novembre-dicembre dello scorso anno, i medici hanno ripetutamente menzionato una forma speciale di polmonite, che è particolarmente grave nei pazienti anziani. Questo significa che il virus, in effetti, avrebbe potuto sorgere non in Cina, ma nel nord Italia - in Lombardia."

Ora a parte la conclusione del post, che mi sa di scaricabarile, mi pare ovvio che siamo parecchio fuori strada se continuiamo a pensare alla partita Atalanta Valencia e che le autorità nostre tutte e gli scienziati e virologi che vanno in tivvù farebbeo bene a fare chiarezza su una faccenda che, a mio avviso, nasconde molto, ma molto altro di quanto emerso finora! E che riguarda da vicino la nostra zona!

Quindi non cadiamo nella trappola! Altro che partita Atalanta - Valencia!!!! Chiedianmo che si faccia luce sulle vere cause della pandemia!

A meno che non si voglia utilizzarla per creare la cortina fumogena dietro la quale nascondere i tragici "errori" (se sono solo errori) di un sistema che, nella migliore delle ipotesi, non ha preso in seria considerazione le informazioni che aveva avuto e non ha predisposto per tempo le contromisure necessarie!

Rudenko
22 Marzo 2020 | 14.55

Si sta dando a quella partita un'importanza secondo me esagerata. Non è per quello che c'è così tanto contagio da noi!  Dire che la partita in questione è stata l'episodio uno (o zero) del contagio in Lombardia (o solo BG) è una emerita sciocchezza, priva di qualsiasi fondamento logico prima ancora che scientifico!

Infatti i casi di influenza da coronavirus erano già in fase avanzata anche in occasione di quella gara a S. Siro (come si evince da testimonianze lette anche su questo sito, fra le quali quella recente di Cuginus); quindi, stando alle conoscenze della malattia, le occasioni di contagio erano state presenti molto tempo prima della partita, almeno due settimane prima (tempo di incubazione) se non di più.

Inoltre i primi casi di coronavirus in Valencia si sono registrati già a febbraio ( dove il primo morto di polmonite bilaterale da COVID19 è del 13 febbraio)

Certamente quella partita ha rappresentato un'occasione di ulteriore contagio, come ce ne sono state migliaia di altre (al lavoro, a scuola, sui mezzi pubblici)  ma che non giustifica l'eccezionale virulenza e pesantezza nei numeri dell'epidemia bergamasca. Altrimenti nel resto d'Italia e d'Europa, dove le partite col pubblico le hanno disputate fino all'altro ieri, sarebbero messi assolutamente peggio di noi!

A ciò va aggiunto il dato bresciano. Non credo proprio che migliaia di bresciani si siano contagiati alla partita dell'Atalanta! Eppure i dati del contagio in provincia di Brescia sono simili, purtroppo, a quella di Bergamo.

No la cosa è andata molto diversamente ! Sui motivi del terribile contagio in determinate zone della Lombardia ho le mie opinioni abbastanza precise che mi riservo di tacere.

Non posso però tacere un invito ai vari giornali, tv, opinionisti e cosiddetti esperti!. Invece di diffondere sciocchezze assurde che servono solo a confondere le acque, indaghino sulla ragione per la quale il 31 gennaio di quest'anno (quindi in tempi assolutamente non sospetti) sulla Gazzetta ufficiale il governo di Giseppe Conte abbia pubblicato, senza rendere noto il fatto  ad alcun organo medico, scientifico e pubblico, lo "stato di emergenza nazionale" per pandemia da coronavirus della durata di sei mesi, senza che a questa pubblicazione faccesse seguito alcun tipo di provvedimento a favore della salute pubblica!

Cerchino di capire in base a quale informazione sia stato proclamato lo stato di emergenza per coronvirus! E capire per quale ragione solo a fatto ormai conclamato, quando la pandemia è apparsa inarrestabile, siano state proclemete le zone rosse (Codogno e Vo), la zona arancione lombarda e infine presi i primi timidi, blandi provvedimenti in Italia!

A ciò aggiungo un altro fatto inquietante. Stamattina leggo un agenzia russa che riprende un post della China Global Television Network nel quale viene riportato un retroscena sul prof Remuzzi dell'istituto Mario Negri che riporto testuale: "Da dove viene il virus? Lo scienziato dell'Istituto di farmacologia Mario Negri prof. Giuseppe Remuzzi ha suggerito che il coronavirus è apparso in Italia prima dello scoppio in Cina. Ne ha parlato in un'intervista con la National Public Radio (USA). Remuzzi ha sottolineato che già a novembre-dicembre dello scorso anno, i medici hanno ripetutamente menzionato una forma speciale di polmonite, che è particolarmente grave nei pazienti anziani. Questo significa che il virus, in effetti, avrebbe potuto sorgere non in Cina, ma nel nord Italia - in Lombardia."

Ora a parte la conclusione del post, che mi sa di scaricabarile, mi pare ovvio che siamo parecchio fuori strada se continuiamo a pensare alla partita Atalanta Valencia e che le autorità nostre tutte e gli scienziati e virologi che vanno in tivvù farebbeo bene a fare chiarezza su una faccenda che, a mio avviso, nasconde molto, ma molto altro di quanto emerso finora! E che riguarda da vicino la nostra zona!

Quindi non cadiamo nella trappola! Altro che partita Atalanta - Valencia!!!! Chiedianmo che si faccia luce sulle vere cause della pandemia!

A meno che non si voglia utilizzarla per creare la cortina fumogena dietro la quale nascondere i tragici "errori" (se sono solo errori) di un sistema che, nella migliore delle ipotesi, non ha preso in seria considerazione le informazioni che aveva avuto e non ha predisposto per tempo le contromisure necessarie!

teo-68
22 Marzo 2020 | 14.48