20/02/2021 | 14.03
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Gasperini: "Meglio affrontare il Napoli prima del Real Madrid"



Gian Piero Gasperini,  in conferenza stampa per analizzare il match di domani contro il Napoli.

Domani il Napoli, mercoledì il Real. Come si fa a non pensare ai blancos?
"Penso che sia il modo migliore affrontare il Napoli prima del Real. Così possiamo non pensarci troppo e pensare alla gara di campionato".

Come è andata la settimana di lavoro?
"Ci siamo dovuti riabituare un po', ci voleva. Abbiamo fatto una buona settimana per poter recuperare tutti al meglio. Adesso torniamo a giocare quattro partite di fila una dietro l'altra, ritorniamo nell'agonismo del campionato".

Come affronterà domani il Napoli?
"Cerchiamo sempre di mandare in campo la miglior formazione, al netto di acciacchi e fatiche. Sarà così anche domani, dopo penseremo al Real. Stiamo tutti bene, l'unico problema è Maehle. Ha preso una contusione sulla gamba, non so se riusciremo a recuperarlo per domani. Hateboer non ci sarà, il resto ci siamo tutti".

Si aspetta un Napoli differente?
"Mi aspetto un buon Napoli. Il Napoli è una squadra forte, con dei valori. Il fatto che abbiamo giocato due partite molto recenti ti dà qualcosa in più, sono state due buone partite. Domani sarà una terza gara, ma si ripartirà da capo. Noi abbiamo la voglia di far bene in campionato, la classifica è molto corta. Non sarà una partita decisiva, ce ne saranno altre quindici. Iniziano ad essere partite importanti".

Il Real ha parecchi infortuni. Può essere un vantaggio?
"A turno sta riguardando tutte le squadre, anche il Napoli ha avuto sfortuna in un certo momento. Poi vedremo domani visto che stanno recuperando parecchi elementi. Quando hai giocatori forti fuori qualcosa ti manca".

Questa volta il Napoli arriva da una sconfitta.
"Noi arrivavamo da una sosta di nazionali, siamo stati due settimane fermi. Parecchi sono arrivati il venerdì, giocando il sabato. Adesso è una situazione diversa. Sono situazioni diverse, chi ha un carico di partite in più fa fatica".

TMW - Sta già pensando a una staffetta Muriel-Zapata?
"Un po' di idee ce le ho. Io vi suggerirei di controllare le statistiche di Muriel, ne ha fatte 29. Lui partecipa sempre, a parte il minutaggio. È un giocatore che viene impiegato sempre, forse dopo Zapata il più impiegato".

Può essere una svolta nelle partite pre-Champions?
"Abbiamo la concentrazione e la testa sul campionato. Intanto abbiamo sistemato la coppa Italia, era un obiettivo che abbiamo dichiarato. Ci ha costretto a giocare quattro settimane consecutive. Non vuol dire che questa sia stata una causa di qualche defezione...abbiamo sempre che vogliamo stare dentro a tutto, con le nostre forze. Se è vero he abbiamo fatto il record di punti...poi speriamo di svoltare bene. Io andrei avanti così. Questo è un altro campionato, non so quanti punti si possono fare nel ritorno. A volte sento che ci si aspetta di più, ma il cammino dell'Atalanta è superiore rispetto agli altri anni. Sono soddisfatto così. I risultati sono altri rispetto anche alle stagioni precedenti, questo sembra meno notato. Sembra che l'Atalanta stia facendo meno. La svolta non avviene in una domenica, ma con una striscia di risultati. Nel caso specifico abbiamo la testa sul Napoli. Poi se vinciamo bene, ma non è che se perdiamo non abbiamo la testa giusta".

Quindi la priorità
"In quel momento, se dovevo scegliere, la priorità era la partita con il Napoli. Poi venivamo dalla decima partita in trenta giorni, adesso arriviamo da una settimana normale. Siamo in una situazione diversa rispetto alla sfida col Torino".

Le condizioni di Hateboer?
"Chiedetelo al dottore (ride, ndr). So che i tempi sono lunghi, il giocatore ha il piede bloccato per una decina di giorni. Non credo possa recuperare prima di aprile. La Champions è una competizione difficilissima, si sono visti anche i risultati. C'è grande equilibrio, le partite sono più giocate rispetto al campionato. Lo sappiamo, poi incontreremo la più titolata al mondo. Chi gioca in quelle squadre è un giocatore di altissimo livello".

Un commento su Toloi arruolabile per l'Italia?
"È una cosa meritata, nel suo modo di essere è un leader. È un leader un po' più silenzioso, ma ha effetto sui compagni. Per noi sarebbe un successo, ma il fatto di aver preso la cittadinanza è un bene anche per la sua carriera".

Trova delle analogie rispetto a un anno fa?
"È cambiato il mondo, l'analogia esiste perché lo scorso anno abbiamo affrontato Roma e Valencia. Ora Napoli e Real Madrid. Però stiamo a caricarci noi, a giocare in un ambiente diverso. Abbiamo giocato il mercoledì col Valencia, ma anche il sabato con la Roma c'era un gran momento di entusiasmo. Molti hanno indicato quella partita come gara che ha fatto esplodere il contagio, nessuno immaginava tutto ciò".

Col Cagliari ha visto un salto di qualità come squadra?
"È un po' che non succedeva, era un bel po' che non facevamo gol nei minuti finali. Abbiamo cercato fino alla fine di segnare, è un bel segnale. La squadra ha un po' di garra in più come dicono i sudamericani. Al di là della fortuna Muriel ha fatto una grande azione".

Come valuta la costruzione dal basso?
"Non è una moda, molte squadre hanno cambiato il loro modo di pressare alto. Se riesci ad uscire con un disimpegno ti crei lo spazio, il rovescio della medaglia è che diventa rischioso se perdi palla. Ognuno fa i suoi conti. Bisogna farlo bene, se riesci a uscire ottieni dei vantaggi. C'è una ricerca, che non è una moda ma un'esigenza. Ultimamente si vedono squadre che attaccano alto, proprio per questo motivo. Devi sapere fare un po' tutto. Devi saper giocare anche sulla palla lunga".

Un ricordo per Bellugi.
"Non l'ho conosciuto come giocatore, ho seguito la sua vicissitudine e il suo coraggio da vero atleta. Forse una volta, ma non ho ricordi particolari da avversari. Ma mi è piaciuta molto la sua forza dopo l'operazione".

fonte tmw.com

 

 
By marcodalmen
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