25/02/2021 | 13.30
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La carezza de Il Messaggero di Roma

L’Atalanta è l’esempio bello, meraviglioso e caparbio del calcio italiano. Con un uomo in meno resiste fino a 4’ dalla fine e crolla soltanto davanti al tiro di Mendy, autore del gol vittoria che salva Zinedine Zidane dall’imbarazzo di un pareggio in 11 contro 10 per oltre 70’. A rovinare una gara meravigliosa tra due squadre che gioca in attacco è l’arbitro tedesco Stieler che al 17’ caccia Freuler per un fallo su Mendy. Solo che il centrocampista non era ultimo uomo e il terzino francese si stava allargando in area. Ma l’Atalanta appunto è l’esempio da seguire. Devono farlo tutti per continuare la propria avventura in Europa. Lo devono fare Napoli e Milan domani sera nella seconda manifestazione continentale e dovrà farlo la Juventus a marzo nel ritorno degli ottavi con il Porto. La bellezza della Dea è non snaturare mai il suo modo di giocare. Nemmeno davanti a una squadra come il Real. L’Atalanta punta molto sul possesso palla. Fraseggia, prova a creare qualcosa e prende iniziative interessanti. Poi deve cambiare tutto per il rosso a Freuler e il ko di Zapata. Resiste alle Merengues, che hanno la Champions nel dna. Fino a 4’ dalla fine, quando Mendy stende la Dea.

 

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